Ecco perché l’Assessore Gianmaria Sparma si è dimesso.

Creato il 05 novembre 2011 da Menficambia @menfi_news

Il titolare del Territorio e Ambiente Gianmaria Sparma ha rassegnato l’incarico al Presidente della Regione Raffaele Lombardo con una lettera motiva le proprie dimissioni con “ragioni di carattere esclusivamente personali”. E quando hanno chiesto a Lombardo che genere di problemi familiari avesse provocato la decisione, non ha saputo, o potuto, dire nulla.

Mentre in molti si arrovellano per cercare dietrologie sulle dimissioni dell’assessore, noi possiamo offrirvi la versione ‘senza veli’:  Sparma, infatti, ha un legame di parentela con Menfi,ed in particolare con l’Assessore della giunta Botta, Ignazio Napoli, anch’egli nato a Lampedusa.È vero che le dimissioni di Sparma erano nell’aria già da qualche tempo. Ma non perché, come la maggior parte dei media vorrebbe far credere, il tecnico, entrato in giunta in quota Futuro e libertà, si era allontanato dal FLI a seguito dell’uscita di Urso e Scalia dal partito di Fini e il loro riavvicinamento a Berlusconi.

Sparma, infatti, dopo aver lasciato il governo della Sicilia, dovrà lasciare anche l’isola per trasferirsi a Roma con la moglie.

Intanto il presidente Lombardo ha annunciato che in pochi giorni nominerà il successore.

Negli ambienti governativi circola con insistenza quello di Sebastiano Di Betta, che fa l’avvocato  civilista a Palermo, ma ha origini agrigentine, e ha come principale sponsor politico Alessandro Aricò, oltre a essere vicino a Luigi Gentile e gradito dall’intero gruppo parlamentare finiano guidato da Livio Marrocco. Ma Di Betta è anche ben noto a Raffaele Lombardo, che di recente ha rappresentato. Altro nome di finiano papabile circolato in queste ore è quello di Carmelo Cantone. Questo sempre che il posto in giunta di Sparma resti appannaggio dei finiani, cosa che dalle parti di Futuro e libertà (i cui esponenti hanno oggi ringraziato Sparma per il lavoro svolto) danno per scontato.

A Gentile, intanto, un altro importante avvocato agrigentino, che fa l’amministrativista anche a Palermo, pare abbia detto di no, rendendo ancora più difficile la ricerca del successore di Sparma.

Un altro nome assai conosciuto dalle nostre parti è il dottor Cantone, agrigentino, ex commissario delle Terme di Sciacca e ex assessore provinciale di Enna, vicino al deputato regionale Fli, Luigi Gentile.

Ma c’è anche chi sussurra di una possibile sorpresa, con l’entrata in giunta di un tecnico palermitano vicino a Forza del Sud. E si fanno già dei nomi: quello dell’avvocato Puccio La Rosa, e quello di Nino Bevilacqua, uno dei personaggi chiave della vita politica ed economica palermitana, anch’egli vicino a Miccichè.

Infine circola anche il nome di Dario Allegra, ex manager del civico, mandato a casa dall’assessore Massimo Russo. Chi tira fuori dal cilindro il nome di Allegra, spiega che questa scelta aprirebbe la strada alla candidatura di Massimo Russo al Comune di Palermo, perché il Pd vedrebbe di buon occhio l’ingresso di Allegra. Le probabilità che questo avvenga, invero, appaiono davvero poche.

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