Sparma, infatti, dopo aver lasciato il governo della Sicilia, dovrà lasciare anche l’isola per trasferirsi a Roma con la moglie.
Intanto il presidente Lombardo ha annunciato che in pochi giorni nominerà il successore.
Negli ambienti governativi circola con insistenza quello di Sebastiano Di Betta, che fa l’avvocato civilista a Palermo, ma ha origini agrigentine, e ha come principale sponsor politico Alessandro Aricò, oltre a essere vicino a Luigi Gentile e gradito dall’intero gruppo parlamentare finiano guidato da Livio Marrocco. Ma Di Betta è anche ben noto a Raffaele Lombardo, che di recente ha rappresentato. Altro nome di finiano papabile circolato in queste ore è quello di Carmelo Cantone. Questo sempre che il posto in giunta di Sparma resti appannaggio dei finiani, cosa che dalle parti di Futuro e libertà (i cui esponenti hanno oggi ringraziato Sparma per il lavoro svolto) danno per scontato.
A Gentile, intanto, un altro importante avvocato agrigentino, che fa l’amministrativista anche a Palermo, pare abbia detto di no, rendendo ancora più difficile la ricerca del successore di Sparma.
Un altro nome assai conosciuto dalle nostre parti è il dottor Cantone, agrigentino, ex commissario delle Terme di Sciacca e ex assessore provinciale di Enna, vicino al deputato regionale Fli, Luigi Gentile.
Ma c’è anche chi sussurra di una possibile sorpresa, con l’entrata in giunta di un tecnico palermitano vicino a Forza del Sud. E si fanno già dei nomi: quello dell’avvocato Puccio La Rosa, e quello di Nino Bevilacqua, uno dei personaggi chiave della vita politica ed economica palermitana, anch’egli vicino a Miccichè.
Infine circola anche il nome di Dario Allegra, ex manager del civico, mandato a casa dall’assessore Massimo Russo. Chi tira fuori dal cilindro il nome di Allegra, spiega che questa scelta aprirebbe la strada alla candidatura di Massimo Russo al Comune di Palermo, perché il Pd vedrebbe di buon occhio l’ingresso di Allegra. Le probabilità che questo avvenga, invero, appaiono davvero poche.
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