Un semplice esempio per capirlo: i rappresentanti dell' Mpa (Movimento per le Autonomie - Alleati per il Sud), che alle ultime elezioni politiche del 2008 alla Camera aveva preso poco più dell' 1% di voti (correndo in coalizione con Pdl e Lega), per 2 anni hanno occupato le poltrone della maggioranza in Parlamento (per fortuna poi sono rinsaviti e ora non sono più a fianco di Berlusconi dal novembre 2010). Il PD invece, che da solo aveva preso circa il 30% di preferenze (37,5% in coalizione con IDV), è stato fino ad oggi all'opposizione!
E questa sarebbe la democrazia rappresentativa?
Inoltre, sempre nel 2008, la CdL prese il 46,8% di voti (con l' 8,30% della Lega al nord e l' 1,13% dell' Mpa al sud), con un affluenza del 80,5%. Ciò significa, se ho fatto bene i calcoli, che solo 17,75 milioni di italiani, su più di 47 milioni di elettori attivi, li hanno votati!
Questa maggioranza quindi rappresenta poco più di 1/3 degli elettori (ovvero il 37,6%; se poi prendessimo in considerazione l'intera popolazione di 59 milioni di italiani, la percentuale si abbasserebbe al 30%, meno di 1/3 degli italiani).
Nel novembre 2010 il Mpa esce dal governo Berlusconi e a dicembre passa fattivamente all'opposizione votando una mozione di sfiducia presentata da PD e IDV. Un mese dopo, nel gennaio 2011, come dal nulla si materializza un gruppo parlamentare nuovo, quello dei 'Responsabili' (o Popolo e Territorio) che appoggia la maggioranza. Ma in tutta questa diaspora di parlamentari (per non dire di peggio), la volontà espressa dagli elettori col loro voto del 2008, dove sta? L'equilibrio politico che viene a crearsi a seguito del voto e della volontà popolare non dovrebbe, per rispetto del popolo sovrano, restare fisso, immutaile, quasi blindato fino alle elezioni successive o finché non cade il governo?
Insomma, viene proprio da pensare il peggio e cioè che nell'Italia di Berlusconi lo 'stile mafioso', come lo chiama Di Pietro, sia riuscito, non solo a infiltrarsi, ma a ritagliarsi un suo spazio ufficiale di rappresentanza nelle istituzioni dello Stato, accaparrandosi, oltre ad una consistente fetta di potere economico (finanziario-imprenditoriale) nel Paese, anche una disgraziatamente rilevante fetta di potere politico!Published by: http://cuba-italia.blogspot.com