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Ecco perché Marino non deve vincere, ma deve stravincere. Ed ecco perché Alemanno non basta che perda, deve straperdere

Creato il 07 giugno 2013 da Romafaschifo
Ecco perché Marino non deve vincere, ma deve stravincere. Ed ecco perché Alemanno non basta che perda, deve straperdere La premessa è che a noi Marino non piace davvero, non ci convince il suo programma, non capiamo le motivazioni per cui vuole fare il sindaco della città più atroce d'Europa, non ci piace tutto quello che si porta dietro tra sinistra radical shit e estremismi stupidi e ipocriti. 
Tutto ciò premesso andremo a spiegare perché ci auguriamo e vi invitiamo a votare affinché Marino non vinca, ma stravinca le elezioni di questa tornata amministrativa. 

Speriamo in un risultato che non sia molto dissimile dal 65 a 35. Sarebbe qualcosa di mai visto, sarebbe un colpo incredibile, sarebbe significativo e sarebbe, soprattutto, utile. Utile. Qualsiasi altro risultato, più blando per il nuovo sindaco, sarebbe totalmente inutile, non sposterebbe nulla.

Alemanno deve straperdere perché? Deve straperdere perché occorre dimostrare che in questa città chi governa da criminale non è vero che guadagna voti, ma li smarrisce. Deve straperdere perché occorre dimostrare che le lobby camorristiche dei cartellonari, dei bancarellari, dei pulmanari, dei peggiori bottegai non spostano un cavolo di voti ormai e dunque non ha senso continuare a fare politiche urbane dando retta a questa gentaglia che con il proprio egoismo ci ha obbligato a vivere nella città più degradata d'Europa. Deve straperdere perché solo straperdendo (e solo stravincendo Marino) la situazione obbligherà -obbligherà!- il nuovo sindaco a retrocedere e tornare indietro su tutti i folli provvedimenti dell'attuale amministrazione.

Prendete le bancarelle. Chessò, a Piazza Vittorio. Appena arrivato Alemanno, il fido Bordoni fece tornare a Piazza Vittorio le bancarelle che l'amministrazione Veltroni era riuscito a togliere. Con un risultato blando Marino non avrà peso politico per fare alcunché, con un risultato netto, anzi nettissimo, il nuovo sindaco sarà obbligato, politicamente e antropologicamente, a tornare indietro. Perché un risultato netto significherà una bocciatura netta delle politiche alemanniane, che Marino sarà forzato a azzerare. Pensate alle strisce blu, pensate alla ZTL e agli orari serali, alle preferenziali smantellate. Pensate alla trasformazione delle aree pedonali in parcheggi abusivi. Con un 53 a 47 tutto sommato significherà che le cose non danno così tanto fastidio alla gente, ma con un 65 a 35 il messaggio sarà netto: la gente schifa le politiche di Alemanno che, dunque, vanno sovvertite. Pensate ai cartelloni e alle mille partite che hanno umiliato la città in questi anni. 

Per avere il vero cambiamento non basta votare Marino, non basta avere una persona che appare essere 'per bene' al Campidoglio. Occorre fare arrivare alla politica, a tutta la politica (dunque anche, e soprattutto, ai dirigenti, ai capi dipartimento, al vero potere incancrenito che tiene questa città nelle condizioni di una megalopoli sub sahariana), un messaggio netto: comportandosi da banditi si guadagna solo l'odio e la repulsa della popolazione. Ecco perché un risultato nettissimo al prossimo ballottaggio avrà un significato fondamentale, mentre un risultato 'normale' sarà totalmente inutile. Tanto da rendere quasi intercambiabile la figura del nuovo sindaco che vincerà...
E noi per primi, blogger e cittadini, con un sindaco stravincente avremo gioco facile a sollecitarlo (duramente, ed è un eufemismo). Con un sindaco che vincerà 'normalmente', invece, sarà molto più complicato chiedergli un autentico cambiamento, un'autentica inversione di rotta...

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