“Ho bisogno di un Tom Tom”, la prima opera di una giovane scrittrice emergente, Adriana Pasetto. Non è il solito libro di narrativa e difficilmente saprei definirlo, è un susseguirsi di emozioni, stati d’animo, sensazioni, pensieri, dolori,sogni, speranze. E’ un viaggio interiore che l’autrice ha voluto condividere con il lettore: un diario emozionale. Il
lettore viene catapultato dentro un labirinto di parole in grado di toccarti l’Anima.
Tutti noi abbiamo un mondo interiore, solo nostro, e non permettiamo a nessuno di entrarci: temiamo i giudizi altrui e che qualcuno possa approfittare delle nostre fragilità; innalziamo dei muri e confiniamo dentro essi i nostri segreti o il nostro modo d’essere.
L’autrice ha voluto mostrare violentemente il suo modo d’essere in questo libro, mostrando coraggio nel fare varcare le porte del suo mondo. Mentre leggi hai la sensazione di calpestare un terreno fragile e tendi a farlo in punta
di piedi, ma lentamente inizia a muoverti con più sicurezza e rispetto, sentendo talvolta che quello stesso mondo appartiene a te. “Perchè lo scrittore non è colui che ci insegna la vita ma è semplicemente un’ essere umano che ci
mostra la sua prospettiva del mondo con le sue parole”. Si legge tutto d’un fiato e lascia trasparire la delicatezza nel trattare i sentimenti, che siano essi d’amore o di dolore: si percepisce la profondità degli stati d’animo,
continuamente mutevoli. Al lettore giunge la complessità e l’intensità dei pensieri, con la volontà di un arricchimento reciproco. È un’ opera che parla attraverso il silenzio delle parole scritte: in una quotidianità in cui
spesso si parla troppo, e talvolta anche a sproposito, vedere e percepire la sensibilità di un mondo così interiore e intimo equivale a prendere una boccata d’aria pulita. I silenzi parlano più delle parole e riuscire sia a scriverli
sia a renderli leggibili è tremendamente complicato e difficile, nonché liberatorio.
Si trovano parole d’amore: “Non chiedere a chi ami un bacio. Ti starà baciando ogni volta che le sue labbra si toccheranno pronunciando il tuo nome.”. Si trovano parole ricche di verità: “Non cambiare. Per niente e per nessuno. Se ti chiederanno di farlo non lo stanno facendo per te. E se cambierai scoprirai che neanche cambiata sei la persona che volevano.”. E si trovano parole sognanti:
“Stamattina non ho comprato una casa. L’ ho solo disegnata nei miei sogni (…) quando mi sono svegliata ho lasciato appoggiate a terra le mie braccia, per stringerti, le mie labbra, per baciarti e i miei occhi per guardarti”. E il resto di ciò che in quest’opera si può trovare e scoprire lo lascio a chi avrà l’interesse e la voglia di immergersi con me nelle emozioni.
“Ho bisogno di un Tom Tom” è un libro che consiglierei a chiunque abbia voglia di leggere qualcosa di differente dalla narrativa tradizionale e a chiunque abbia voglia di calarsi nell’animo di una persona. Magari per condividere
emozioni simili.
I libri si leggono, si divorano, ci arricchiscono, si lasciano in un angolo nell’attesa di essere letti, si prendono e si scoprono all’improvviso, ci si immerge in essi e ci si lascia trasportare in un nuovo mondo, si odiano, si amano, di sicuro valgono sempre la pena di essere letti e comunque vada ti lasciano certamente delle emozioni nuove. E questa volta i lettori potranno comprendere il coraggio di scrivere a due mani per aprirsi al mondo, facendo vedere ogni aspetto della bellezza che si trova in ognuno di noi.
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