USA, 2007
24 minuti
Interessante, se non a tratti geniale, il lavoro di ricostruzione svolto dall'artista sperimentale Ben Rivers per questo suo ottavo cortometraggio, Terror! Il titolo stesso è esplicativo, e curiosamente, riesce ad esserlo in maniera quantomai efficace anche rispetto al genere cui solitamente è correlato, l'horror, e con il quale il regista di Two Years at Sea (2011) "gioca" intelligentemente, riproponendone una serie di estratti da film più o meno storici (esclusivamente realizzati tra gli anni '70/'80) che hanno fatto la fortuna del genere.
Dai primi fotogrammi, l'impressione è però fuorviante, in quanto le abitazioni scrutate dall'esterno (di norma, dall'occhio in agguato della cinepresa "killer") e la seguente sensazione di pericolo incombente percepita al loro interno dalle vittime di turno, sembrano inizialmente privilegiare un lavoro di sottrazione attuato allo scopo di epurare il genere del suo reparto più orrorifico; ogni scena infatti, viene tagliata regolarmente pochi fotogrammi prima del suo cambio, che per regola (generalmente) coincide con il culmine di una situazione in cui l'orrore non è più suggerito, ma mostrato. In realtà, con il procedere dei minuti ci accorgiamo che l'intento di Rivers non è affatto quello di destituire l'horror dei suoi momenti forti per esibirne l'aspetto, diciamo, più "contemplativo" (esperimento che già di per sè, poteva comunque essere interessante), ma bensì di sviluppare un montaggio che si compone per graduali piani d'attesa, minuziosamente studiati ad hoc, dove a ognuno di essi ne subentra immediatamente un altro per maggiore forza ansiogena (come già accennato: alla percezione del pericolo segue la certezza di essere spiati, inseguiti, assaliti dal panico e infine, uccisi), instaurando così nello spettatore una tensione crescente e inarrestabile che finisce per spingersi ben oltre, la soglia che ci si aspettava in partenza. Terror! si forma quindi come un paurometro in progressiva ascesa, un perfetto incedere della paura il cui apice è si, rappresentato (inaspettatamente) da un'esplosione dei frammenti più gore che imbrattano lo schermo di rosso (decapitazioni, arti mozzati, teste trapanate, toraci che deflagrano e via discorrendo) ma con lo stesso vigore, il tutto finisce per svanire come un sogno, risolvendosi in un finale goliardico a dimostrazione di quanto spesso, le nostre più grandi inquietudini, siano alimentate in realtà da paure infondate. Ed è proprio la ciliegina che Rivers pone sulla sua torta, quella di concludere con la sequenza dello scherzo ai campeggiatori tratta da The Burning (1981) - a mio avviso, lo slasher più riuscito a seguito del successo di Venerdì 13 (1980) - rivelando inoltre, tutta la finzione del genere. E per chi (come il sottoscritto) si è formato con gli anni una certa cultura nel campo dell'horror più molteplice, sarà oltremodo divertente cercare d'individuare nelle immagini di Terror! i film originali che lo compongono, perchè l'esperimento di Rivers, funziona anche come un brillante test per la memoria. Senza rivelare nessun altro titolo oltre ai succitati, mi limito a dirvi che nulla (o quasi) mi è sfuggito (uno, in effetti, non riesco veramente a focalizzarlo). In compenso, ha fatto piacere riscontrare che tra la maggioranza di film americani, ed escluse alcune opere di uno dei nostri compianti maestri a oggi più stimati all'estero, emerge anche una chicca (una co-produzione italo-spagnola) non proprio popolare, ma che è considerata un vero cult per gli appassionati più esperti... E allora che aspettate? Provateci anche voi! Il cortometraggio completo è a vostra disposizione qui sotto, buona "passeggiata nel Terror!"...