Echi mortali

Creato il 04 marzo 2012 da Misterjamesford
Regia: David KoeppOrigine: UsaAnno: 1999Durata: 99'
La trama (con parole mie): Tom Witzky, un operaio quarantenne con ambizioni musicali mai realizzate, si è appena trasferito in un nuovo quartiere di Chicago con la moglie incinta Maggie ed il figlioletto Jake.
Ad una festa per conoscere i vicini viene ipnotizzato dalla cognata, rivelandosi particolarmente ricettivo a pratiche di questo genere.
L'avvenimento "apre le porte della percezione" dell'uomo, che comincia ad avere inquietanti visioni legate ad un omicidio che sarebbe avvenuto proprio nella loro nuova casa: la ragazza che le popola - e che lo stesso Tom scopre essere in contatto anche con il figlio - pare intenzionata a fare di tutto affinchè venga fatta luce su quello che le è capitato.
Peccato che i segreti che i Wizky porteranno alla luce del sole - in tutti i sensi - potrebbero costare loro la vita.

Ci sono alcuni titoli che, pur essendo ben lontani dall'originalità sfrenata e privi del guizzo che possa far superare la linea di demarcazione tra un'opera "di passaggio" ed una destinata a colpire gli spettatori nel profondo, risultano assolutamente godibili ed onesti, in grado di regalare il giusto intrattenimento nelle serate prive di novità appena uscite o qualche scommessa autoriale più o meno nota: Echi mortali è un esempio perfetto della categoria.
Scritta e diretta dal mestierante David Koepp - regista del recente Ghost town e sceneggiatore di pellicole come Spider Man, Jurassic Park, Carlito's way, Omicidio in diretta ed il primo Mission impossible - ed ispirata da un romanzo del grande Richard Matheson - autore di Io sono leggenda, quella meraviglia letteraria  deturpata non troppi anni fa dall'agghiacciante film con protagonista Will Smith -, questa pellicola si presenta come un funzionale thriller legato al sovrannaturale nello stile de Il sesto senso, privo di velleità particolarmente autoriali - nonostante le visioni di Tom, girate sei fotogrammi al secondo, risultino tutto sommato interessanti - eppure pane e salame al punto giusto per regalare un paio di momenti di buona tensione ed una serata da relax e divano in casa Ford, dove non ci si tira mai indietro rispetto ad una visione potenzialmente spaventosa - anche se non è questo il caso - con qualche morto ammazzato di mezzo.
La morale è molto simile a quella dell'esordio di Shyamalan - con la realtà che finisce per fare una figura pessima rispetto all'altro mondo -, le riflessioni - pur se non alte - si fanno sentire ed il cast - escluso Kevin Bacon, privo si superstar e costituito principalmente da caratteristi visti spesso e volentieri nell'ambito del Cinema Usa - funziona: nulla che faccia gridare al miracolo, dunque, ma certamente una visione da riscoprire rispetto a prodotti simili e certamente meno interessanti - per non dire schifezze abominevoli - che spesso e volentieri intasano le sale.
Gli echi di Shining e di Poltergeist si fanno sentire, così come la pesante eredità dei "bambini spaventosi" nel Cinema: certo, il Capolavoro di Kubrick e l'ottimo lavoro di Tobe Hooper - da non confondere con il Tom Hooper del soporifero Il discorso del re - sono di tutt'altra caratura, e Koepp - che, questo bisogna riconoscerlo, lo sa bene e non fa nulla per nasconderlo - si avvicina più all'appena guardabile Insidious, specie nella gestione del rapporto tra padre e figlio, eppure tutto funziona e i cento minuti scarsi scorrono agevolmente, senza insinuare il dubbio che si sia sprecato il tempo della visione.
Direi che, calato il sipario, questo è già molto di quello che potremmo chiedere ad un Cinema completamente d'intrattenimento come questo.
MrFord
"Strangers passing in the street
by chance two separate glances meet
and I am you and what I see is me
and do I take you by the hand
and lead you through the land
and help me understand the best I can."Pink Floyd - "Echoes" -

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