Illuminano le lunghe e interminabili giornate in ufficio, le serate passate con i nostri figli davanti alla tv o sui libri di scuola, le nostre cene e le gli attimi che precedono la buonanotte. Di cosa parliamo? Delle centinaia di milioni di lampadine disseminate nelle nostre case, negli uffici e nei negozi che, giorno dopo giorno, ci aiutano a vedere il mondo nelle ore in cui il sole ha smesso di lavorare e che negli ultimi anni sono sempre più amiche dell’ambiente perché studiate per massimizzare il risparmio energetico.
Questi preziosi aiutanti, però, cessata la loro attività, da fonte di luce possono trasformarsi in fonte di pericolo per l’ambiente e quindi per la salute: oltre al vetro e ai metalli le lampadine contengono infatti materiali inquinanti come le plastiche e soprattutto il mercurio. Bisogna quindi evitare accuratamente di gettare le lampadine a risparmio energetico tra i rifiuti. Già, ma allora come fare? A questa domanda è stata data una risposta concreta.
Nato nell’ottobre del 2004 grazie all’iniziativa delle principali aziende nazionali e internazionali del settore illuminotecnico attive in Italia – tra cui si annoverano Osram, Philips, General Electric, Havells Sylvania, La Filometallica e Leuci – Ecolamp ha sviluppato nel Bel Paese un servizio virtuoso per la gestione dell’attività di ritiro, trasporto, recupero e trattamento delle apparecchiature di illuminazione a fine vita.
E i numeri? Sono decisamente eco-confortanti ! Nel 2012 il Consorzio ha gestito circa 1.640 tonnellate di lampade esauste (con un aumento del 12% rispetto all’anno precedente) recuperando circa 1.535 tonnellate di materie come vetro, plastiche e metalli evitando che circa 90 tonnellate di polveri fluorescenti a contenuto di mercurio venissero disperse nell’ambiente.
L’attività di Ecolamp non si limita – si fa per dire – alle attività di recupero e smaltimento delle fonti di illuminazioni a fine vita, ma si snoda anche in percorsi di educazione sul tema della salvaguardia ambientale volti ai consumatori e agli operatori del settore, sino alle scuole e ai comuni.
Fra i progetti attualmente portati avanti da Ecolamp ci sono Happylamp, iniziativa realizzata in partnership con i parchi di divertimento di Gardaland e Mirabilandia e con 3 musei – Museo A Come Ambiente (Torino), Explora Il museo dei bambini (Roma), Science Centre Immaginario Scientifico (Grignano TS e Malnisio di Montereale Valcellina PN) – volta a informare la popolazione sulle corrette modalità di smaltimento e sulle possibilità di recupero delle lampadine fluorescenti esauste.
Ecolamp poi, dal 2010, partecipa in qualità di sponsor al Carnevale di Venezia. In questo scenario le mascotte di Ecolamp, Voltonio e Bidonia, hanno sfilato per la città diffondendo messaggi preziosi per la tutela dell’ambiente ed educando grandi e piccoli sulla raccolta differenziata delle lampadine.
Per maggiori informazioni sulle attività di Ecolamp potete visitare il sito – sempre aggiornato e ricco di informazioni per consumatori, professionisti, distributori e produttori – o i principali canali social (Facebook, Twitter e YouTube).
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