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- Giuseppe Leuzzi
Ognuno vede che il bubbone è la spesa pubblica, ingiustificata, incontrollata, apparentemente inarrestabile. Alimentata dalla stessa crisi, dall’incapacità di arginarla, caso unico in Europa – la Grecia, pure tanto malmessa, la Spagna, il Portogallo, l’Irlanda, ovunque i ratios migliorano eccetto che in Italia, ogni paesi in crisi ha trovato come uscirne, ma non l’Italia. Aumentare le tasse peggiora, anzi, e non migliora i ratios, poiché le tasse inducono la recessione, e quindi gonfiano ulteriormente il rapporto tra debito e pil.La spesa pubblica non cresce in funzione anticongiunturale. Anche questo ognuno lo vede, non c’è bisogno del ministro dell’Economia. Cresce e basta: è la spesa cosiddetta improduttiva. In realtà produttiva di sperperi e corruzione, Soprattutto nella forma degli appalti, la sanguisuga dell’Italia. Di opere pubbliche in tutte le forme, ponti, strade, ferrovie, argini, palazzi, costano due e tre vuole che oltralpe. Questo non ognuno lo vede, è vero. Ma al ministero dell’Economia sì, lo sanno eccome.
Featured image, foto ufficiale del Ministro dell’Economia e delle Finanze Fabrizio Saccomanni.
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