La figura professionale maggiormente necessaria in teoria economica sarebbe quella dello ‘sfrondatore’: ovvero un professionista che si prenda la briga di rottamare i falsi problemi, i miti, le allucinazioni, le contraddizioni logiche presenti in economia.
Per esempio trovo francamente grottesca la dicotomia tra “economia pianificata” (volgarmente comunismo) e “economia libera” (volgarmente capitalismo).
Tutti i sistemi economici sono pianificati solo che nei sistemi capitalistici la pianificazione è fatta dai banchieri che arbitrariamente decidono a chi concedere o negare il credito necessario per gli investimenti. Nelle cosiddette “economie pianificate” invece la pianificazione tendenzialmente è fatta nell’interesse di tutti da rappresentanti eletti (non necessariamente secondo i canoni della democrazia liberale) da tutti.
In realtà chiedere la “pianificazione economica” significa chiedere democrazia reale. Non chiederla significa lasciarla in mano a una ristretta oligarchia autoreferenziale.
Ecco, ci vorrebbero degli ‘sfrondatori’ più che dei matematici. Ovvero persone che si prendano la briga di smantellare tutti i cortocircuiti logici. Quando sarà fatto questo, l’economia sarà una materia adulta.
Per ora siamo alla stregoneria matematicizzata.
Pezzo pubblicato originariamente su megachip.globalist.it