Economia, il neoliberismo che uccide indirettamente

Creato il 13 aprile 2013 da Informazionescorretta

di: Giuseppe Bianchimani

Voglio precisare, che l’economia alla quale mi riferisco, è l’economia moderna di stampo neoliberista, un’ economia che ha smesso di osservare la gente, ha smesso di individuare i rapporti sociali che intercorrono tra gli individui, un’economia che per il totale ossequio, più che ossequio sembra un asservimento a teorie e formule matematiche, si è distaccata dalla realtà e priva di qualsiasi intenerimento sociale, tira dritto per la sua strada.

Oggi l’economia uccide, lo fa indirettamente, pone cioè le condizioni per far si che le persone siano costrette a non trovare altra soluzione se non quella del suicidio. Del resto una disoccupazione in Italia che supera le 2.5 milioni di unità, ed una giovanile che si attesta al 40% fa pensare che effettivamente c’è qualcosa che non va. Il numero dei suicidi degli imprenditori da inizio anno ad oggi contano 62 vittime e se prendiamo il dato del 2012 ci rendiamo conto che le morti volontarie sono cresciute del 6% rispetto all’anno precedente.

La causa al quale è imputabile questa ferocia criminale è il Patto di Stabilità e Crescita, il rinomato Fiscal Compact. Quest’ultimo è in gran parte l’applicazione dei parametri di Maastricht, e quindi rapporto debito/Pil 60%, rapporto deficit/Pil3%.

Qualcuno potrebbe pensare che avere un debito pubblico alto o un deficit superiore al 3%, sia sintomo di una pessima situazione economica. Non è proprio così. Soprattutto in un periodo direcessione come questo, l’unico modo per uscire dall’impasse è rilanciare gli investimenti che possono aver luogo o con l’aumento del debito (emissioni di altri titoli di stato) o con la creazione di nuova moneta (se si è in sovranità monetaria).

Quindi è da criminali imporre dei vincoli di bilancio così restrittivi, soprattutto in un periodo in cui l’economia europea soffre una grave recessione, perché è perfettamente logico che per: l’ Italia, Spagna, Grecia, Irlanda sarà impossibile adempiere alle condizioni di Maastricht. Rispettare queste prerogative vuol dire, prendiamo il caso dell’Italia, ridurre il debito pubblico di 50 miliardi l’anno per 20 anni. Ciò vuol dire che 50 miliardi di euro, che potrebbero essere destinati all’Istruzione, allaSanità, allo sviluppo economico con la creazione di posti di lavoro, devono essere messi a disposizione della riduzione del debito.

Questo a mio avviso è criminale perché un Paese che ha un debito di elevate proporzioni, non può essere imbrigliato da parametri restrittivi e coercitivi. Alla luce di tutto questo si po’ dire che l’economia oggi uccide e se questa macchina criminale non viene fermata si andrà in contro al macello sociale.

FONTE: : Il Fatto Quotidiano - Blog di Giuseppe Bianchimani


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