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ECONOMIA: Trenta miliardi di euro all’Europa orientale, per scacciare la crisi

Creato il 13 novembre 2012 da Eastjournal @EaSTJournal

Posted 13 novembre 2012 in Economia, Slider, Unione Europea with 0 Comments
di Claudia Leporatti

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DA BUDAPEST - L’Europa centrale e orientale non è stata dimenticata, nonostante emergenze economiche come quelle di Grecia, Spagna e Portogallo. Lo dimostra il piano d’azione da 30 miliardi di dollari appena varato da parte di tre organizzazioni multilaterali: la Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo (BERS), il Gruppo BEI della Banca Europea per gli Investimenti e il Gruppo Banca Mondiale. Uno schema congiunto della durata di due anni volto a far fronte all’impatto dei problemi dell’Eurozona sulle economie dei paesi emergenti e che porta avanti le iniziative del precedente lanciato nel 2009 all’indomani della crisi mondiale,  il quale nel periodo 2009-2010 ha stanziato 24,5 miliardi di euro.

La suddivisione delle risorse previste

Il nuovo progetto, chiamato Joint International Financial Institution (IFI) Action Plan, sarà finanziato dal Gruppo BEI per 20 miliardi di euro, dal Gruppo Banca Mondiale con circa 6,4 miliardi e dalla BERS tramite lo stanziamento di 4 miliardi di euro. Nel dettaglio, il Gruppo BEI darà supporto con prestiti a lungo termine al settore pubblico e privato con particolare riguardo per le PMI e per progetti riguardanti le rinnovabili e l’efficienza energetica, oltre a all’innovazione e alla convergenza. La BERS da parte sua elargirà prestiti, finanziamenti al commercio e capitali mirati a facilitare l’integrazione regionale e la crescita dell’export. La Banca Mondiale infine si occuperà del supporto tecnico e dei servizi di consulenza fiscale, ma anche della valutazione e dei rischi e delle relative assicurazioni tramite l’Agenzia Multilaterale per le Garanzie sugli Investimenti (MIGA).

I beneficiari

Paesi destinatari delle iniziative che saranno avviate grazie alla linea di credito saranno: Albania, Bosnia Erzegovina, Bulgaria, Repubblica Ceca, Croazia, Kosovo, Macedonia, Polonia, le tre repubbliche baltiche, Romania, Serbia, Slovacchia, Slovenia e Ungheria. Stati che, spiega il comunicato della BERS. “hanno realizzato importanti aggiustamenti a livello fiscale, aumentato il risparmio delle famiglie e migliorato i bilanci bancari ma che stanno fronteggiando tuttora grossi cambiamenti, in parte legati alle difficoltà della zona Euro”.

Erik Berglof spiega il nuovo piano d’azione con un breve video pubblicato sul sito della BERS, visualizzabile qui.

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Tags: aiuti, banca mondiale, bei, bers, claudia leporatti, credit crunch, crisi, economia, energie rinnovabili, europa centro orientale, eurozona, finanza Categories: Economia, Slider, Unione Europea


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