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Ed ecco a voi lo spillone nuragico con "lettere fenicie"

Creato il 26 gennaio 2011 da Zfrantziscu

I lettori più assidui di questo blog ricorderanno le notizie, date dall'amico Mauro Peppino Zedda, del ritrovamento di uno "spillone nuragico" ad Antas di cui parlò Paolo Bernardini in un convegno a Senorbì. Riporto quella che, se non ricordo male, fu la prima. Scrive Mauro Peppino il 24 aprile di quest'anno: "il titolo della bellissima relazione di Paolo Bernardini era: "Segni Potenti: la scrittura nella Sardegna Protostorica" , ieri l'ho sentito ora ho in mano l'abstract, dove inzia col dire che i primi segni scrittori che appiono in sardegna sono quelli del lineare A impressi nei lingotti ox-hide (che lui (anch'io e tanti altri sulla scia della Sandars) vede connessi con l'arrivo in sardegna degli Sherden.Cita dunque il sigillo di Sant'imbenia, la stele di nora, altre iscrizioni fenicie , dunque alcune lettere impresse in ceramiche nuragiche e conclude con lo spillone dell'età del ferro (una "novità" appena uscita da un magazzino in cui era conservato 20 anni!!) mostra una iscrizione con segni fenici corrispondenti a K, R (?), M, K. Per Bernadini si tratta di un nome indigeno scritto con alfabeto fenicio"Ecco, venti anni dopo di ricovero nel magazzino dove il prof. Bernardini lo ha trovato, lo spillone nuragico con scritte in "alfabeto fenicio". Ma si tratta davvero di "alfabeto fenicio"? Io non ho alcuna competenza per dire che così sia o che così non sia. Ho solo il sospetto, per altro ben alimentato, che "l'alfabeto fenicio" sia il rifugio di quanti giurano che la scrittura comincia in Sardegna con l'arrivo dei fenici. Secondo quanto ha detto l'infelice sottosegretario Giro, invitando ad un atto di fede "come ben esplicitato in tutti i testi scientifici sulla civiltà nuragica, questa non ha mai conosciuto la scrittura". Le cose, come è noto, sono assai meno rassicuranti per i teologi del conosciutoCi sarà pure un epigrafista, che conosca sia l'alfabeto fenicio sia quelli protosinaitico e protocananeo (che mi si dice esistono davvero), capace di confermare o smentire quanto dice il prof Bernardini? So che Gigi Sanna parlerà anche di questo spillone nel suo corso di epigrafia nuragica che comincia sabato a Oristano. Aspetteremo. Ma se nel frattempo qualche altro epigrafista volesse "leggerlo", in accordo o in disaccordo con Bernardini, ci solleverebbe dal sospetto che i latinisti vedono alfabeto latino ovunque e che i fenicisti fanno lo stesso col fenicio. Sono cosciente che anche questo appello cadrà come gli altri nel nulla. Ma lo faccio lo stesso. Non si sa mai che fra i deisti del conosciuto qualcuno cominci a provare un po' di imbarazzo e voglia provare l'ebbrezza dell'eresia.
PS - C'entra nulla con l'argomento, ma segnalo lo stesso il bello scambio di idee che sul blog di Mauro Peppino Zedda c'è fra lui, Massimo Pittau ed altri a proposito della Teoria della continuità di Mario Alinei.

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