di
Gigi Sanna
Caro Gianfranco, lo si voglia o
non, le testimonianze sulla documentazione nuragica continuano al ritmo che
tutti vedono (ma non completamente) dalla frequenza dei post specifici nel tuo
blog (io ormai non li conto più). Taluni possono ignorare e restare scettici ad
oltranza, altri storcere il naso per inveterati pregiudizi. E mi sta bene,
perché fa parte del gioco della ricerca. Altri possono ancora fare gli
ipocriti, disprezzare, screditare, persino calunniare. E questo naturalmente
non mi sta affatto bene. Qualcuno però (cosa pensare se non alla paura per ciò
che di nuovo sta emergendo?), come ognuno può vedere, si sta spingendo sino
alla (insistente) azione criminale e alla pura follia di condotta. E questo
ritengo che non stia bene, non solo al sottoscritto ma alla civile convivenza.
La scritta di Terralba
Comunque, insisto nel dire che il
tempo così scelleratamente impiegato sarà ancora perso e produrrà solo
l'allargarsi di una macchia, sempre più vistosa, circa la deontologia
professionale, che già sta travolgendo e travolgerà nell'immediato, senza
scampo, una certa (ma i nomi sono sempre quelli!) archeologia inconcludente,
incapace di fare vera ricerca, intollerante e cocciuta nel porre e riproporre fradici
paletti del cosiddetto 'consolidato'. Di costoro il sottoscritto, Aba Losi ed
altri ancora (lo hanno detto, scritto e sottolineato in mille salse) non si
curano per il cosiddetto 'riconoscimento' (la frase regolare è:
non ce ne
frega nulla!); ma di costoro si curano certamente per la cattiveria estrema
che ha l'unico scopo di creare un clima sempre più pesante al fine di
ostacolare ciò che è vano ostacolare.
In ragione di ciò ti mando ancora
un documento della 'scrittura' dei sardi dell'età del bronzo (certamente uno
dei più interessanti, come potrai vedere) per dare testimonianza e prova che
non si può nascondere in nessun modo o tentare di annullare quello che emerge
ormai, a ritmo continuo, da 15 anni e più. Due o tre anni fa in una discussione
accesissima sulla scrittura nuragica uno scettico aveva affermato, grosso modo:
se, come credo, tutto è una bufala, così come per il mito di Atlantide
sarda, la cosa inevitabilmente si sgonfierà. Ora, l'osservazione era giusta
o relativamente giusta (le prove solo 'indiziarie' di Frau non sono le prove
'oggettive', sperimentabili della scrittura!), ma si dà il caso che nulla da
allora si sia sgonfiato. Anzi! Riteniamo che il seguente post sulla
documentazione, che segue a tanti altri (e anticipa quelli che verranno nei
prossimi giorni e mesi), ne sia una validissima prova. [
sighi a lèghere]