Ed ecco... XUBUNTU

Creato il 21 giugno 2009 da Flavio Naspetti @flavionaspetti

Nella mia vita ho sempre avuto un computer: ho iniziato con un Commodore16, passando poi per un Amiga 4000 prima di approdare al PC (all'epoca comprai un 486).
Da li in poi c'è stato Windows, nelle varie incarnazioni.
Nel 2006 ho fatto il salto di passare da Win a Mac.
Ieri pomeriggio ho infine fatto un'ulteriore "salto" installando per le seconda volta sul mio vecchio laptop un sistema Linux. Ci avevo provato l'anno scorso, mettendoci Ubuntu (versione 7, mi pare) ma non è stata una scelta felice: l'OS non ha riconosciuto buona parte dell'hardware ed era talmente pesante che il mio povero PC stava per esplodere. Al momento ho quindi rinunciato, non essendo "pronto" per un passaggio evidentemente prematuro.
Negli ultimi mesi ho conosciuto sempre più persone che utilizzano produzioni Linux, e la mia curiosità si è sempre tenuta viva, mista forse a quella certa incompetenza che sentivo di avere. Perchè io non riuscivo a usare Linux? Sono davvero tanto capoccione?
Ecco che ieri riprendo il discorso con un mio amico, Mario (uno dei componenti dei White Rabbit Studios, per i quali ho realizzato delle illustrazioni per GdR... chi mi conosce lo sa) e gli ho manifestato i miei problemi e il mio PC evidentemente troppo vecchio per Ubuntu.
Cosi mi ha consigliato di mettere una sua controparte "alleggerita" ovvero Xubuntu. Versione più leggera nella grafica ma non nelle potenzialità, dato che volevo un sistema in grado di permettermi di lavorare su grafica e applicazioni web (non tutte le produzioni "leggere" lo fanno).
Ieri pomeriggio mi sono messo all'opera: scarico la ISO dal sito ufficiale di Xubuntu del sistema operativo, masterizzo e installo. E tutto funziona!
La cosa magnifica è che il sistema ha già pronti diversi programmi per l'utente medio (un po' sullo stile del Mac) quindi ci si può smanettare già da subito. Unica cosa, Linux prevede una certa praticità con l'uso dell'interfaccia da terminale, che a qualcuno troppo abituato alle icone potrebbe risultare ostico.
E insomma... ho iniziato questo viaggio nel centro caldo dell'Open Source. Chissà dove mi porterà...