I tifosi di Edinburgh cominciano a vedere la mano di Solomons
Il grande risultato di Gloucester ha, se non rimesso in corsa Edinburgh per un posto nei quarti di Heineken Cup, lasciato in eredità morale alto e, in qualche modo, vendicato la brutta sconfitta patita al Murrayfield una settimana prima. Alan Solomons ha avuto coraggio nella scelta di estromettere tre nazionali ritenuti, fino a sabato inamovibili come Denton, De Luca e capitan Laidlaw ma il risultato gli ha dato ragione. Venerdì prossimo, contro Leinster (che dopo la sconfitta subita contro i Saints in Europa vorrà riprendere la corsa in Pro12) i Gunners potranno scendere in campo con più alternative e con rinnovate aspettative, prima del doppio derby natalizio contro i Glasgow Warriors. Vediamo nel dettaglio qualche spunto di riflessione.
Greig Tonks, lo scorso anno, è stato il giocatore più presente con la maglia di Edinburgh ed è sempre partito estremo. Le buone prestazioni lo hanno anche portato alla convocazione in nazionale, ma la versatilità di Stuart Hogg e Sean Maitland gli ha impedito di trovare spazio nei test match autunnali, anche con il primo infortunato. Solomons domenica lo ha schierato apertura e il ragazzo, nato a Pretoria ma con una nonna scozzese (nell’Ayrshire) ha dimostrato di sapersela cavare benissimo anche al centro dell’azione. Vista poi la grande difficoltà dei Gunners nel coprire quel reparto, potrebbe esserci un futuro davanti per Greig, in coppia magari con Laidlaw. Se poi Jack Cuthbert gioca – e calcia – ancora così, Tonks col 10 è più che un’ipotesi. Mediano di mischia, domenica, ha giocato il neozelandese Grayson Hart, il primo acquisto di Solomons da head coach. “Grayson avrebbe avuto spazio anche prima, ma gli infortuni lo hanno fermato e gli altri ragazzi hanno fatto bene”, ha detto il sudafricano alla vigilia del match. In mediana, le cose sembrano iniziare a girare.
Edinburgh-Gloucester, warm up prima del match
Jack Cuthbert, arrivato in estate da Bath, ha detto di essere contento di tornare a giocare estremo, “ruolo in cui mi sento a mio agio. Ho passato settimane a correre sulla fascia e mi piace giocare dove vuole il coach e mettermi a disposizione del gruppo. Però il 15 è il numero che sento più mio. Sapevo da qualche giorno che avrei avuto l’incarico di calciare e mi sono preparato bene“.
In difesa il lavoro di Omar Mouneimne si inizia a vedere; dopo una pausa nel match del Murrayfield contro i Cherry and Whites, al Kingsholm Edinburgh ha saputo mettere in pratica i dettami del nuovo allenatore della difesa e i risultati sono prontamente arrivati. La strada è ancora lunga, ma è decisamente quella giusta.
Venerdì arriva Leinster, che ha vinto le ultime cinque sfide contro i Gunners, contro cui non perde dal 2009. Edinburgh, però, ha vinto 4 delle ultime 6 sfide in tutte le competizioni e in casa ha perso solo contro Scarlets e Gloucester, battendo tra le altre Munster in Heineken Cup e le due italiane.
Chiudiamo con le parole di Solomons dopo il successo in terra inglese: “It was a performance of character and heart. We were determined to change things after losing the previous weekend and we’re pleased to at least be back in the frame in the Pool. We will just take every game as it comes now. We have three massive domestic games against Leinster and Glasgow Warriors home and away to come before we get back into Europe. Defensively we were superb and I thought everybody played well. There wasn’t anyone who didn’t give of themselves“.