Non può competere con prodotti desktop più professionali, come ad esempio Adobe Premier per pc o Final Cut Pro per Mac, ma per si avvia a diventare per distacco il leader incontrastato dei software web-based per il montaggio dei video. Naturalmente si parla di Youtube che, spinto da un semplice quanto vincente ragionamento (secondo il quale la stragrande maggioranza dei filmati caricati sul grande portale di videosharing non sia di livello qualitativo così elevato), ha deciso di proporre gratuitamente – ammazzando così già nella culla l’eventuale concorrenza – un editor embedded: un set di semplici strumenti per raffinare i file grezzi che solitamente escono dalle videocamere amatoriali dei propri utenti e dare a questi ultimi la sensazione di poter pubblicare online un prodotto multimediale quantomeno dignitoso.
Man mano, nel tempo, sono stati aggiunte anche tante funzioni meno basic del necessario: accanto alle classiche opzioni per tagliare, copiare e incollare pezzi di filmato, infatti, sono comparse via via le transizioni, la possibilità di gestire fino a 17 clip alla volta, la rotazione (immancabile per lavorare sui video girati con un cellulare), qualche strumento di missaggio audio, effetti per calibrare contrasto e luminosità. Una volta poste le fondamenta del servizio, però, i tecnici di Google si sono sbizzarriti nel proporre funzionalità sempre più avanzate. Ecco, quindi, che da qualche giorno sono comparse due nuove possibilità:
- Stabilizzatore: come dice il nome stesso serve per riprodurre digitalmente gli strumenti utilizzati dai cineasti per ottenere un video non tremolante. Questa funzione è capace di determinare automaticamente quale sarebbe stata la traiettoria ideale di movimento della videocamera per non registrare scossoni o incertezze (dovute alla mano poco ferma del cameraman) e riprodurla digitalmente prelevando informazioni dal video già girato, senza dover riprendere nuovamente la stessa scena. A questo si aggiunge la funzione di preview, che mostra come l’editor ha modificato il filmato originale prima di procedere alla pubblicazione online.
Ecco due esempi: stesso video, risultato prima (a sinistra) e dopo (a destra) il trattamento.
- 3D - Sembra incredibile, ma ora Youtube permette di montare video in 3D. Naturalmente l’onere di costruire la struttura adatta (bisogna infatti affiancare due videocamere a pochi cm di distanza l’una dall’altra, in modo che la ripresa tra i due obiettivi differisca solo in minima parte) spetta all’utente, ma una volta riuscita l’impresa manuale ed effettuata la ripresa sarà il software online di Google a farsi carico di tutta la fase di sincronizzazione delle immagini per dare un risultato unico degno delle nuove tecnologie cinematografiche. Siete pronti per il vostro Avatar fatto in casa?