Oggi gli uffici stampa degli editori più aggiornati promuovono i libri facendo largo uso dei social network. La recensione libri moderna richiede anche questo: la capacità di inserirsi nelle comunità online. Non basta più scrivere una sinossi per il catalogo e per le librerie online (con un occhio alla concorrenza), come non basta più la recensione libri classica, quella di 3-400 parole per gli inserti dei quotidiani e per i mensili di settore.
Scontato sviluppare una pagina su Facebook per gli autori più famosi e per i bestseller (da Einaudi a Minimum Fax), meno scontato è come inserirsi efficacemente nelle discussioni in corso. In questo caso, pensare da pubblicitari è controproducente. Se non si vuole essere cacciati come piazzisti che si presentano (non invitati) a ora di cena, bisogna almeno ripassare le buone regole del permission marketing (Seth Godin, 1999) e dare.
Recensione libri e permission marketing
Dare cosa? In una parola: disponibilità. Presentandosi apertamente per quello che si è (non fingersi lettori), si possono dare quelle notizie minute che non interessano i grandi media generalisti, ma deliziano gli appassionati e innescano il passa-parola.
Invece della solita recensione libri, oggi ai lettori si possono dare senza altro costo se non qualche ora di lavoro, degli extra adeguati ai loro interessi e alle loro curiosità: pagine con le correzioni di bozze (roba da bibliofili), o pagine integralmente eliminate prima della stampa finale (tipo “director’s cut“). Si possono dare stralci del back-stage del libro, come possono essere parti salienti delle email tra autore ed editore, direttore di collana o editor. Per esempio, io sarei felice di far conoscere minutamente ai lettori lettori come e perché ben 12 editori hanno rifiutato la pubblicazione di Harry Potter e la Pietra Filosofale, primo volume della saga che poi ha reso multimilionario l’editore Bloomsbury e l’autrice, Joanne Rowling. Per non parlare dell’engagement su bestseller come le “50 sfumature di grigio“.
Recensione libri e advertising
Insomma, tra curiosità, gossip, anticipazioni, informazioni utili e approfondimenti con l’autore, si può correttamente mediare tra l’interesse commerciale dell’editore e interesse culturale dei lettori e passare dalla classica recensione libri ad un advertising all’altezza dei tempi.
A questo proposito, sarà interessante l’intervento di Blogmeter.it (società che si occupa dell’analisi della reputazione online delle aziende), lunedì 20 maggio al Salone del libro di Torino dal titolo: “Ascolto, engagement, risposta. E il vendere libri?”, sezione “Book to the future”.
L.M.
PS - Per gli interessati all’argomento “recensione libri” è disponibile un Pdf gratuito, richiedibile ad ar [ at ] firstmaster.com.
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