Ho ricevuto più e-mail durante queste tre settimane di improvvisa e (apparentemente) ingiustificata assenza di quante ne abbia ricevute dal 4 Luglio 2011 al 14 Febbraio 2012, e ciò merita davvero un post dedicato. Fondamentalmente sono rimasta sorpresa dalla varietà di queste: i più mi han chiesto che fine avessi fatto, perchè – sebbene siano capitati giorni in cui non ho postato assolutamente nulla – sono sempre stata presente per mail, messaggi, Facebook, Twitter, G+ o addirittura cellulare, e capisco la sorpresa nel vedermi scomparire dal web per più di un paio di giorni.
Altre persone, invece, mi hanno chiesto consigli e rimedi per soluzioni di vario tipo, normale routine di una blogger. Purtroppo, però, senza ottenere risposta.
La terza categorie di persone (per il 90% rappresentata da una sottocategoria dei richiedenti irrisolti di cui sopra) è quella che mi ha lasciata più esterrefatta: qualcuno mi ha accusata di avergli distrutto qualcosa, qualcun altro di essere una saccente esaltata che non si degna di rispondere ai poveri utenti bisognosi, qualcun altro ancora mi ha detto che “i soldi ridanno la vista ai ciechi” e, cosa tristissima, c’è stato addirittura chi mi ha preso a parolacce.
Alla prima categoria di persone voglio chiedere umilmente e sinceramente scusa, e voglio sottolineare che il mio non è stato disinteresse: ho letto tutte le mail, i commenti ed i messaggi sui vari social giorno per giorno ripromettendomi di rispondere, purtroppo però non ne ho avuto il tempo… gli eventi mi hanno letteralmente sopraffatta. Sapete, per la prima volta nella mia vita ho indossato i guanti di lattice… non per pulire i sanitari di casa mia con l’acido e non per riparare un cavo conduttore spezzato o per toccare chip di MoBos alimentate da elettricità. La mia vita, quella vera e non quella attaccata ad un gruppo di continuità, è stata stravolta da un susseguirsi di eventi tanto inaspettati quanto spiacevoli che poco c’entrano con il lavoro, con i rapporti di coppia o con la routine quotidiana. Ho dovuto affrontare il mio elemento umano nella macchina (come dice il grande Lorenzo) di cui probabilmente avevo dimenticato l’esistenza, e ciò mi ha spiazzata completamente: ho dovuto impiegare tutte le forze che ho in corpo per rimettere a posto i pezzi di me stessa. A chi mi ha cercato per chiedermi che fine avessi fatto voglio semplicemente dire che il peggio è passato: è vero, fisicamente sono a pezzi, probabilmente lo sono anche psicologicamente ma… vi ripeto, almeno momentaneamente posso tirare un sospiro di sollievo, e questo mi da la forza per riprendere in mano la mia vita, a cominciare dal popolo del web che, in qualche modo, mi si è affezionato. Ho preso un brutto colpo ma… sono pronta per ricominciare. E per voi, cara la mia prima categoria, voglio farlo con un sentitissimo grazie.
Voglio fare le mie scuse anche alla seconda categoria di persone, quella dei quesiti insoluti, ed invitarle a ricontattarmi quanto prima visto che, data la mia (finalmente passata) confusione mentale, ho inavvertitamente svuotato due caselle e-mail ed ho perso il filo dei commenti a cui rispondere.
Due paroline voglio spenderle anche per rispondere alle persone della terza categoria, coloro che me ne hanno dette di cotte e di crude: io non ho mai costretto nessuno a leggermi ed a seguirmi e, nel corso della mia vita, ho imparato che non si può piacere a tutti, anche se ammetto che ciò non mi dispiacerebbe. Inoltre, a chi mi ha accusata in malo modo di avergli distrutto qualcosa (discorso ben diverso dal chiedermi educatamente il perchè le cose non funzionino), voglio sempre ricordare che se dico che seguire una procedura è a proprio rischio e pericolo vuol dire che è davvero a proprio rischio e pericolo. Ah, ultimo appunto a chi mi ha detto di aver fatto i milioni: beh, se pensate che con gli annunci Google si guadagni talmente bene da poterne vivere… allora vi invidio sul serio per il vostro ottimismo :)
Detto ciò, voglio rendervi partecipi del fatto che il leone è ferito, ma non è morto… sono ancora qui, e molto presto ricomincerò anche a postare… ho bisogno soltanto di ritagliarmi qualche ora per capire che diavolo è successo sulla scena informatica in queste mie tre settimane di totale assenza :) Sarà difficile crederlo ma… questa è la prima sera – dal maledetto 14 febbraio – in cui mi siedo di fronte al mio computer sulla mia scrivania :)
Stay tuned, Jessica’s back again ;)