Nonostante nel 2013 la Mela abbia in programma di lanciare la sua iTV, il mondo degli iDevice è in fermento. E lo è perché iPhone non è più lo smartphone più diffuso al mondo, sebbene le vendite siano tutt’altro che scoraggianti, battuto dalla variegata concorrenza Android.
Con iPhone 5 l’azienda è sicuramente riuscita a tenere testa agli agguerriti competitor aggiudicandosi una buona fetta di mercato, ma quanto l’attuale modello di Cupertino potrà reggere in futuro? La risposta arriva dagli analisti, con iPhone diversificati e una maggiore attenzione al gaming.
Per il mondo iPhone, Cupertino ha al momento una sola strategia: un unico device per tutti gli utenti, con una piccola capacità di scelta in fatto di storage. Il modello ha fin’ora funzionato, ma con un limite battuto dalla concorrenza Android: il prezzo. iPhone rimane uno smartphone di fascia alta, dai prezzi esorbitanti nonostante le varie offerte dei carrier, e spesso l’utenza decide di abbandonare a malincuore il mondo di iOS per acquistare un device Android dalle buone prestazioni ma dal prezzo dimezzato. Così come sottolinea George Kesarios di SeekingAlpha, fino a oggi iPhone è stato la Maserati degli smartphone: si possono scegliere modelli con prestazioni simili e dai prezzi inferiori, ma non saranno mai una Maserati. Con la crisi e l’apertura del mercato, però, le utilitarie diventano molto più appetibili per i clienti e il motore top di gamma rischia di rimanere fermo dal concessionario. In altre parole, Apple ha bisogno di maggiore differenziazione.
Vi è poi un altro fattore, forse sottostimato da Cupertino, che potrebbe lanciare rapidamente Apple in testa alle classifiche mondiali: il gaming. Il mondo iOS e App Store sono ormai universalmente riconosciuti come ottimi ambienti di gaming portatile, tanto da rimpiazzare la portata di altre console da taschino. Vi è un’enorme potenziale nel variegato universo degli sviluppatori, che attende solo di esplodere, il via libera dalle parti di 1 Infine Loop. Se Apple decidesse di lanciare una console di gaming a tutti gli effetti, o qualche ritrovato mobile per rendere l’esperienza di gioco pari a quella di una console da tavolo, sarebbe una vera e propria rivoluzione. E non tanto perché Apple abbia esperienza nel settore – notoriamente il mondo Mac non è certo incline al gaming – ma quanto per il ricorso a quel modello di revenue sharing che funziona e funzionerà in concerto con i developer. Quando negli anni ’90 Apple ha lanciato il suo PiPP!N, una console da tavolo di gaming, è stato un fallimento perché l’azienda non era in grado di competere sul mercato non tanto per l’hardware, quanto per la mancanza di titoli e collaborazioni con le software house rispetto a nomi più blasonati come Nintendo. Ora la Mela ha dalla propria parte un universo infinito di sviluppatori, famosi e non, e può contare sul catalogo più ampio di giochi esistente, seppur dedicati al mobile. Portare questo environment digitale anche in ambito domestico, con giochi di potenza pari e superiore a Xbox, Playstation e Wii, può essere una scommessa di facile vittoria.