Editoriale nr. 5 - Reboot: la prevedibile virtù dell'assenza di idee

Creato il 08 marzo 2015 da Ifilms
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Scritto da Lorenzo Bianchi
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Pubblicato: 08 Marzo 2015

Ultimamente, molti fan di Harry Potter e della Disney sono andati in visibilio leggendo che Emma Watson, la bella Hermione di Hogwarts, sarà nientemeno che Belle nel prossimo, eccessivo, ulteriore riadattamento di una favola Classica in live action.

Già, eccessivo. A qualcuno potranno anche essere piaciuti i vari Maleficent, Beastly, Biancaneve, Biancaneve e il Cacciatore, Il grande e potente Oz e, in misura minore perché il più accettabile, Alice in Wonderland. Se tralasciamo la qualità con cui sono girati, soprattutto i primi - Raimi e Burton, qualcosa di buono almeno lo hanno portato - l'inquietante riflessione, alla luce di Cinderella, del prossimo Beauty and the Beast e di un probabile Il libro della giungla, è che si sia arrivati ad una situazione di esaurimento di idee con necessaria e comoda riproposizione di classici già visti, a volte rivisitati (male) in chiave fantasy, arrivando all'insulto della regina delle cattive trasformata in una melensa fatina buona.

La Disney, in tutto questo, è solo la punta di un iceberg che vede nel mondo dei supereroi un altro enorme ambito in cui ormai è evidente l'esaurimento di idee, ma è talmente ghiotta la prospettiva di un box office ricco, che risulta inevitabile fermarsi. Sono previsti 29 nuovi lavori di supereroi, che se solo la metà avesse qualcosa di innovativo da mostrare - non necessariamente a livello di contenuti, basterebbe una trama divertente di sana e pura azione- sarebbe un successo. Mai come in questi anni sono stati prodotti comic movies, il richiamo del botteghino è troppo forte per fermarsi, anche se a rimetterci, alla fine, è solo la buona riuscita del progetto. Ma d'altra parte, forse la colpa è anche nostra. Come critici, ma anche e soprattutto come spettatori.

Non si può limitare solo alla Disney (che con Big Hero 6, uno degli Oscar più assurdi mai consegnati, si è marvelizzata) e ai supereroi. Riguarda il cinema in generale. L'avvento del 3d, lo sdoganamento degli effetti speciali, accessibili a tutti con maggiore facilità rispetto al passato, ha demolito pian piano le idee in favore della visione pura. Non è sbagliato, di per sé, ma è un fenomeno dilagante, che ormai rende eccezioni le poche opere che cercano di far vincere il progetto, l'intuizione brillante, l'originalità. Basti pensare al genietto di Xavier Dolan, per dirne uno. Ma sono film dove bisogna accendere un cervello narcotizzato da una visione tweet del mondo, rapida, dove la calma di una riflessione profonda è solo noia.

That's what I'm talking about. Bones rattling! Big, loud, fast! Look at these people, at their eyes... they're sparkling. They love this shit. They love blood. They love action. Not this talky, depressing, philosophical bullshit. Yes. And the next time you screech, it'll explode into millions of eardrums. You'll glimmer on thousands of screens around the globe. Another blockbuster.

Forse, appunto, la colpa è anche e soprattutto nostra.


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