Da qualche giorno ho intrapreso la lettura di un nuovo manoscritto che fin dalla prima pagina, mi ha incuriosito a tal punto, che non sono più riuscita a staccarmene.
In questi casi divento ‘golosa': ogni capitolo mi fa venire voglia di leggere il successivo e non sarò contenta finché non vedrò l’ultimo punto, finché l’ultima parola non sarà letta.
Cosa succederà alla protagonista? Riuscirà a trovare colui che sta cercando? Alla fine ci sarà delusione, rimpianto o gioia e serenità, o nessuna di queste cose?
Queste domande si stanno rincorrendo pagina dopo pagina nella mia mente, il manoscritto si intitola ‘Ninuccia e le scarpe degli Angeli’.
L’autrice, Fabiana Schianchi, è stata molto abile nel creare una trama coinvolgente, riuscendo a descrivere alla perfezione uno spaccato dell’Italia del sud, a partire dal 1950, tempo in cui ad alcune persone non era permesso di sentirsi libere, tempo in cui la povertà e la lotta per la sopravvivenza tingevano ogni giornata di grigio, a volte di nero.
A Ninuccia, con tutti i suoi pregi e difetti, mi sono affezionata subito, forse perché ciò che ha vissuto da piccola non è riuscito ad intaccare il suo amore per la vita, passione che è riuscita a portarla, grazie alla sua intelligenza e volontà, ad un livello nella scala sociale che da bambina forse non poteva neanche immaginare, ma che ambiva fortemente grazie soprattutto alla sicurezza di possedere doti speciali.
Alla protagonista però manca una parte importante di sé, lasciata (o persa per sempre?) al paese da dove è scappata senza troppi rimpianti.
Questa parte non poteva rimanere seppellita per sempre, il dolore, attutito da medicine e mondanità, ritorna prepotente fino a farle prendere una decisione delirante ma allo stesso tempo pienamente giustificata.
Mi farà veramente piacere conoscere la vostra opinione leggendo questo breve estratto. Buona lettura!
Questo ha scritto oggi, 11 febbraio 2015, la titolare della CON FINE EDIZIONI di Bologna, sul suo sito. Ha allegato un pdf con il primo capitolo per saggiare il pubblico. Non ho parole, non riesco a descrivere bene l’accaduto, ma vi invito ad andare sul loro sito per vedere esattamente di che cosa si tratta. Sconvoltamente vostra, Fabiana.!