Edoardo Sylos Labini

Creato il 08 marzo 2013 da Oggialcinemanet @oggialcinema

1. Come è nata la passione per questo mestiere? È legata a qualche episodio della tua vita particolare?
Ero giovane, frequentavo gli stadi ed ero una cosidetta “testa calda”. Ad un certo punto, un mio amico, mi convinse ad iscrivermi ad una scuola di danza. E da lì, ho scoperto il palcoscenico ed ho capito che volevo fare l’attore. A 20 anni ho frequentato una scuola di recitazione e mi sono iscritto all’università.

2. Quali difficoltà deve affrontare chi vuole fare l’attore?
In questo momento ne deve affrontare tante perché è un tipo di lavoro “nuovo”, non è più come prima. La televisione ha decisamente e nettamente cambiato il mercato. Di certo, è un lavoro che si svolge studiando e amando, avendo audacia. Infatti, lo spettacolo che porto in scena in questi mesi, “Gabriele d’Annunzio, tra amori e battaglie” comincia proprio così: “Tu che sei un giovane artista, non avere esitazioni, non essere timido. Ricorda sempre di essere audace, sempre audace”. Infatti, solo se non hai esitazioni vai avanti in questo lavoro.

3. Puoi raccontarci il tuo personaggio?
Gabriele d’Annunzio dice che “bisogna fare della propria vita un’opera d’arte”. Di lui mi ha affascinato la sua biografia. Mi sono trasformato in questo personaggio che sto interpretando, divertendomi, e non poco, in scena.

4. Se potessi scegliere quale personaggio (storico o contemporaneo) vorresti interpretare e con quale regista vorresti lavorare?
Non saprei, dopo d’Annunzio andrei verso qualcosa di mistico, tipo, che so, Padre Pio. Certo è che, i personaggi storici sono il mio filone, e trovare qualcuno all’altezza del vate non sarà facile. Per quanto riguarda il regista, diciamo che vorrei essere diretto da tutti e da nessuno. Da nessuno perché ho una mia linea teatrale. E poi c’è l’accoppiata con Francesco Sala, con la quale abbiamo lavorato ultimamente. Ho una mia cifra stilistica e non aspiro a lavorare con qualcuno di preciso.

5. Progetti futuri?
Per il 2014 ci sono diversi progetti che sono,però, ancora in cantiere e ancora in via di valutazione.

di Katya Marletta


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