Educazione estrema: niente libri, niente lezioni

Creato il 03 maggio 2010 da Zonwu

 

In America sembra essere di moda per alcune famiglie non mandare i figli a scuola, ma educarli a casa. In questo modo si può tenerli lontani dalle cattive influenze della società, istruirli come più ci pare e piace, dare un'educazione mirata a farli diventare ciò che i genitori desiderano.

Si calcola che negli Stati Uniti circa 1,5 milioni di bambini vengano istruiti tra le mura domestiche, su un totale di 56 milioni di studenti.
Ma nel caso dei fratelli Biegler la situazione è diversa: loro non vanno a scuola, e nemmeno seguono corsi a casa. Decidono come, quando e cosa imparare, senza regole, senza paletti, senza alcun controllo. Il Movement of Unschooling prevede proprio questo: impara ciò che vuoi, quando vuoi, come vuoi.
I fratelli Biegler vivono a Westford, Massachusetts, e sono figli di Christine yablonski e Phil Biegler, che si sono autodefiniti "diseducatori radicali". Consentono ai propri figli, un maschio ed una femmina non ancora maggiorenni, di decidere che tipo di educazione avere.
"La chiave è che devi aver fiducia che i tuoi ragazzi trovino la loro strada" dice la Yablonski a Good Morning America, la quale descrive il movimento di "unschooling" come "vivere la propria vita come se il sistema scolastico non esistesse".
Se si chiede ai coniugi Biegler come i ragazzi possano imparare, per esempio, la matematica, risponderanno: "Se hanno bisogno di algebra formale, la impareranno, troveranno le informazioni di cui hanno necessità".
L'educazione dei fratelli Biegler è in realtà molto più anarchica di quanto si possa immaginare. "Abbiamo scoperto che non abbiamo bisogno di molte regole" dice Phil Biegler. I suoi figli infatti guardano la televisione quanto e come gli pare, possono giocare illimitatamente a videogiochi, leggere ciò che vogliono, interessarsi in quello che più li attira, senza alcuna regola o linea educativa tradizionale.
Ann Pleshette Murphy, esperta di cure parentali ed opinionista di Good Morning America, è stata intervistata sull'insolito approccio dei coniugi Biegler, rispondendo che "mi sembra si voglia dare troppo potere ai ragazzi, qualcosa che sappiamo possa provocare ansia ai ragazzi, e lanciare il messaggio che sono al centro dell'universo, cosa che non penso sia salutare per dei bambini".
Dello stesso parere è lo psichiatra Reef Karim: "L'intero concetto di cooperare con i propri figli è in teoria interessante, e se un bambino fosse un piccolo adulto potrebbe essere grandioso, ma è solo un bambino".
Ma il movimento "unschooling" sembra prendere piede, tant'è che sui circa 1,5 milioni di bambini e ragazzi che ricevono un'istruzione a casa si stima che siano almeno 100.000 quelli che seguono un percorso simile ai Biegler.
In Massachusetts infatti è perfettamente legale come metodo d'istruzione, purchè si faccia rapporto ogni anno alle autorità scolastiche locali.
Discovery Health ha girato un documentario su una di queste famiglie che seguono la via della "descolarizzazione", mostrando dettagli sulla vita quotidiana. Niente punizioni, niente giudizi, niente disciplina. Non esiste una gerarchia definita nel nucleo familiare, non esistono orari per la colazione o il pranzo, non ci sono regole.
Scioccati? Dubbiosi? E' lecito esserlo, e lo sono pure io. Vedremo tra una decina d'anni i risultati di questa esperienza, e potremo valutare meglio se questo percorso educativo si è rivelato vincente o meno.


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