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Educazione siberiana: salvatores traspone il libro di lilin

Creato il 20 marzo 2013 da Postpopuli @PostPopuli

di Il Cinefilo

Ho un debole sia per Salvatores che per i film di mafia con i loro codici d’ onore, regole, violenza. “Educazione Siberiana” mi ha colpito subito per la sua bellissima fotografia di Italo Petriccione, che in alcune scene è davvero emozionante. Come ad esempio l’ inquadratura dall’alto di Kolima che legge sul ponte, o la scena delle colombe e del viso di Xenya che si perde nell’azzurro. La regia di Salvatores è sempre così elegante, occhio vouyeristico che indugia sulla violenza e non perde i particolari, ma pronto a distogliere lo sguardo quando è troppo.

EDUCAZIONE SIBERIANA: SALVATORES TRASPONE IL LIBRO DI LILIN

foto bonsai.tv

Il ruolo più affascinante è quello di John Malkovich, che interpreta con spessore e sensibilità, creando un intreccio profondo nel cuore della storia. Ed è proprio nella storia che questo film molto bello trova il suo punto di debolezza e inciampa rovinosamente.

Non chiedo una trasposizione ad litteram del libro di Lilin, non credo sia possibile restituire in maniera completa un’esperienza complessa e minuziosa come quella della scrittura attraverso l’immagine e il sonoro che pur sempre complessi e minuziosi si avvalgono di un altro codice e seguono altre leggi. C’è però una sottile linea tra escamotage di narrazione e completo e dissoluto stravolgimento dell’opera. Salvatores, che già si era cimentato con la trasposizione di libri (per esempio il bellissimo “Come dio comanda”) deraglia e si schianta nel piatto buonismo di scontro tra due uomini.

La cosa peggiore non è che ha cambiato radicalmente la storia, badate, ma che il fine non giustifica i mezzi, perché il risutato finale è un finale dal risvolto prevedibile, scialbo e piuttosto anonimo. Sporcare così il personaggio di Gagarin, facendo stuprare Xenya l’ho trovato terribile, così come il finale faccia a faccia dei due cugini che non approfondisce né esaurisce nessuno dei numerosi fili tirati nella tela della vicenda. Forse per questo ho trovato “Educazione Siberiana” deludente. Perché poteva essere un capolavoro e invece è solo un buon film e nulla brucia più di un capolavoro mancato.

 

 

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