Ma i ricercatori dell'Università di Adelaide non si sono fatti scoraggiare dal limitato successo del Segway, e hanno ideato un nuovo diwheel che, secondo il team composto da 14 studenti di ingegneria meccanica, potrebbe risolvere il problema dei trasporti cittadini.
Il problema principale nella realizzazione di un veicolo a due ruote parallele è l'oscillazione dell'abitacolo posto in mezzo alle due ruote. E' per questo che i dicycles sono dotati di una struttura indipendente dalle ruote, e in grado di mantenere un corretto bilanciamento durante manovre a velocità media o elevata.
Il nuovo veicolo si chiama EDWARD, acronimo per Electric Diwheel with Active Rotation Damping. Grazie al suo design, il robot è in grado di accelerare fino a 40 km/h e di superare dislivelli con un'inclinazione inferiore a 12 gradi. E' possibile, tramite interventi di natura meccanica, raggiungere prestazioni superiori, a scapito però di manovrabilità e della velocità di accelerazione.
L'autonomia del veicolo è di circa 1 ora sotto l'alimentazione di una comune batteria per automobili.
Come potrebbe EDWARD rivoluzionare il mondo dei trasporti pubblici? Secondo i suoi realizzatori, questo veicolo è un nuovo modo di concepire il traffico urbano, un efficace compromesso tra consumo di energia, funzionalità e gestione dello spazio dedicato al transito di autoveicoli.
Le automobili, di certo non inizialmente progettate per risparmiare spazio sulle strade e per limitare i consumi, sono cresciute di dimensioni nel corso degli anni, fino a diventare dei veri e propri mastodonti su ruote. Il team di EDWARD sostiene di aver dimostrato che un veicolo del genere potrebbe rispondere alla necessità di nuovi spazi di transito per gli autoveicoli attraverso una gestione più oculata dello spazio stradale.
L'alimentazione elettrica, inoltre, limiterebbe le emissioni di sostanze inquinanti, rendendo questo mezzo particolarmente indicato per i grossi centri urbani, considerando anche la limitata autonomia dell'attuale batteria elettrica. Più spazio per i veicoli sulle strade (e la possibile creazione di ulteriori corsie per il transito), parcheggi più capienti e taglio delle emissioni inquinanti e del rumore cittadino.
New electric diwheel hints at future of city transportation