Tutti i listini continentali archiviano alla fine sedute pesanti, sui minimi da fine 2010; a Milano l’indice Ftse Mib perde il -2,01%, l’All Share cede l’1,95%, con forti scambi per un controvalore di 5 miliardi di euro, Londra ha chiuso con l’indice Ftse in calo dell’1,38%.
La catastrofe avvenuta in Giappone rende scettici gli investitori circa una ripresa economica globale e questo comporta una flessione delle operazioni finanziarie con la conseguenze che le borse di tutto il mondo registrano importanti cali.
La Banca Centrale Europea, preso atto della situazione, non ha aumentato i tassi di sconto per cercare di incentivare la crescita economica in Europa; è una misura “tampone” che ha effetti nel breve periodo, ma l’Europa, specialmente dopo quanto accaduto nel sol Levante, dovrà porre in essere riforme strutturali per far ripartire l’economia.