A tale scopo non c’è cosa migliore che consultare Wikipedia che riporta questa spiegazione:
Bokeh (pronunciato /bɒkɛ/ o talvolta /ˈboʊkə/)è un termine del gergo fotografico derivato dal vocabolo giapponese "boke" (暈け o ボケ), che significa "sfocatura" oppure "confusione mentale".
Le nuove ottiche molto luminose messe in commercio negli ultimi tempi hanno in un certo modo sponsorizzato questo effetto portandolo quasi all’esasperazione; in questo modo è stato offerto al fotografo la possibilità di isolare nettamente il soggetto dall’ambiente circostante dando così più forza comunicativa all’immagine.
In questa foto, il viso del gatto è isolato dalla vetrata bagnata, e il suo occhio è il particolare sul quale ho concentrato la messa a fuoco.
Paradossalmente, esasperando questo effetto “sfocato” si possono ottenere scatti fotografici che io definisco di “fantasia” che lasciano libera interpretazione a chi osserva la foto.
In altre parole, sto apprezzando moltissimo queste nuove ottiche che ti permettono di lavorare a 360° in condizioni di luci magari critiche offrendo, a chi li utilizza la fotografia come mezzo di comunicazione, un marcia in più per trasmettere il proprio messaggio.
Tra i vari obiettivi che posseggo, il 50 mm Nikkor F1,4G è sicuramente un ottimo esempio di questa nuova generazione di obiettivi.
Non voglio andare oltre nella descrizione tecniche di queste meravigliosi strumenti fotografici, per chi fosse interessato le varie aziende come Nikon e Canon (solo per citarne le due forse più conosciute) nei loro siti spiegano nei minimi dettagli tutte le caratteristiche di queste nuove lenti.
Se si vuole trovare un difetto a questi obiettivi è il prezzo, che li colloca nella fascia medio-alta della gamma. MN