EFFETTO DOMINO – Rubrica di approfondimento tematico
Foto di Uliano Lucas
Con EFFETTO DOMINO aggiungiamo un nuovo percorso a quello avviato con la piccola e media editoria romana. Scegliamo un tema e lo approfondiamo attraverso alcuni titoli, indipendentemente dalla casa editrice e dall’anno di pubblicazione.
Inauguriamo la rubrica con il tema Periferie letto con Perciò veniamo bene nelle fotografie di Francesco Targhetta, L’estraneo di Tommaso Giagni, Cose da pazzi di Evelina Santangelo e Dentro di Sandro Bonvissuto.
Che cosa hanno in comune questi titoli? Sono usciti nel 2012. Sono opere prime di autori giovanissimi, ad eccezione di Evelina Santangelo, scrittrice palermitana di consolidata esperienza. Declinano il tema della periferia nelle svariate accezioni che la lingua consente, cedendo alle contaminazioni dei gerghi o inventando una lingua poetica, sperimentando il centro che si fa periferia o viceversa, che coincide con il degrado convenzionale o il confine da riattraversare, per giungere a quella periferia che diventa metafora della nostra condizione interiore.
Iniziamo con Perciò veniamo bene nelle fotografie di Francesco Targhetta, definito “un romanzo in versi”, un libro atipico comunque, sulla periferia che si incarna nella provincia, Padova, piccola e contraddittoria, al centro del Veneto di fantasmi industriali, dove il lavoro non c’è o ce n’è poco e in forme anomale.
In L’estraneo di Tommaso Giagni si parla di spaesamento e appartenenza, di superamento fallito di un confine, quello del protagonista che vuole uscire dal centro storico, dalla Roma delle Rovine in cui vive, per tornare alla periferia, il Quadraro, la Roma della Quaresima. Ma nessun confine esiste realmente se non dentro di noi, e si resta estranei ovunque là fuori.
In Cose da pazzi di Evelina Santangelo è il quartiere popolare di Spina a Palermo a farsi centro, un microcosmo brulicante di vita e vicoli ciechi dove i due ragazzini Rafael e Richi, espressione loro stessi di sradicamento e appartenenza, attraversano un’esistenza intrisa di povertà e miseria, violenza e criminalità. Qui centro e periferia si confondono per diventare espressione universale di due sistemi antitetici, quello immerso nel tessuto mafioso che tutto compromette, l’altro non diversamente compromesso dell’abbandono del proprio territorio.
Concludiamo con Dentro di Sandro Bonvissuto dove il concetto di periferia si fa metafora dell’esistenza. L’io narrante si sofferma su ogni dettaglio della realtà, sporgendosi dal dentro verso il fuori. Nel libro di Bonvissuto la periferia non è desolazione convenzionale o perimetro da superare, ma assomiglia più a un destino nel quale si può solo imparare a restare in equilibrio.
Periferie
Perciò veniamo bene nelle fotografie di Francesco Targhetta (Isbn, 2012)
L’estraneo di Tommaso Giagni (Einaudi Stile Libero, 2012)
Cose da pazzi di Evelina Santangelo (Einaudi, 2012)
Dentro di Sandro Bonvissuto (Einaudi, 2012)