Sabato 20 novembre 2010 si inaugura alle ore 18.30 presso la Casa Internazionale delle Donne in Via della Lungara 19 (zona Trastevere) a Roma, la mostra Effetto Farfalla, esposizione collettiva degli artisti: Patrizia Barnato, Andrea Barracu, Matteo Consolini, Jamaica Corridori, Ileana Di Damaso, Ilaria Dolino, Maurizio Farina, Giusy Geraci, Maria Elena Giannobile, Eleonora Magalotti, Rachele Mari-Zanoli, Stefania Milazzo, Paola Pellegrino, Emanuela Petrini, Elena Prosperi, Francesca Rais, Stefania Scala, Maria Antonietta Scarfone.
Soqquadro & Vista
Presentano
EFFETTO FARFALLA
Mostra collettiva
DURATA: dal 20 al 27 novembre 2010
INAUGURAZIONE: sabato 20 novembre ore 18.30
ORARI: dal lunedì al venerdì 09.00-19.00 sabato 9.00-13.00
LUOGO: Casa Internazionale delle Donne, via della Lungara, 19 Roma (zona Trastevere)
CURATRICE: Michela Melis
INFO: www.casainternazionaledelledonne.org
"> – www.soqquadro.eu
La Casa Internazionale delle Donne è un luogo storico del femminismo romano, è posta in un magnifico palazzo rinascimentale ed è provvista di spazi per conferenze e riunioni, bar, ristorante, negozio equo solidale, foresteria e la sala Atelier progettata come sala espositiva.
In questo luogo Soqquadro e Vista espongono la mostra collettiva Effetto Farfalla curata da Michela Melis.
Il progetto prende le mosse dalla massima: “Un battito d’ali in Amazzonia può generare un uragano a New York”. Quest’affascinante principio, che fa parte della teoria del Caos, ci invita a fare una riflessione su ciò che ci accade ogni giorno. Attimi e decisioni che ci appaiono insignificanti, irrilevanti, nel disegno complesso della nostra vita, fatto di continui rimandi e deviazioni, divengono camere di risonanza che modificano per sempre ciò che sarebbe potuto essere. La stessa forza inesorabile e necessaria è espressa dalle donne, che incedono nella realtà con fare deciso e sicuro, ma con la delicata potenza che solo l’animo femminile può generare. L’esposizione vuole essere un omaggio e un richiamo a quel quotidiano modo di essere donna che le permette di modificare e migliorare il mondo!
Artisti esponenti
Patrizia Barnato Patrizia Barnato nasce ad Imperia nel 1975. La giovane artista dimostra di possedere, con i suoi lavori al limite tra il materico e il concettuale, una grande capacità di analisi e di sintesi. L’artista affronta temi quali l’identità, l’inconscio e la vita umana riuscendo, con pochi tratti a cogliere ed esprimere una visione tormentata e tragica dell’esistenza e indagando l’uomo negli aspetti più drammatici della sua umanità, quelli che nello svolgersi quotidiano delle nostre vite, tendiamo a relegare in un angolo, a non voler osservare perché destabilizzanti e spaventosi.
Andrea Barracu Espone un’opera estratta dalla serie “Moods”, un non ritratto degli stati d’animo umani. L’uomo inquieta più di ogni altra cosa, perché ogni persona è un mondo a se stante da indagare e conoscere. Le sfere di emozioni, amore, odio, rabbia… per ognuno sono uniche e ognuno ha una propria chiave di lettura delle immagini; questo è il motivo per cui le opere non hanno un vero “titolo” che finirebbe inevitabilmente per cadere in una prigione di stereotipi.
Matteo Consolini Il progetto è nato dal tentativo di sottolineare l’importanza della figura femminile nella nostra vita e all’interno dei nostri luoghi. L’artista ha cercato di unire la bellezza del nudo femminile con la fredda rigidità degli elementi architettonici della nostra città. Anche il titolo scomposto racchiude parole fondamentali per analizzare le nove opere realizzate: Shadow (ombra), Habitat (ambiente) ed Elements (elementi). “Calatrava 1” fa parte di questo progetto che è stato presentato al pubblico durante la Settimana della Fotografia Europea 2008 a Reggio Emilia.
Jamaica Corridori Nella luce gelida e trasparente che avvolge l’opera, lo sguardo della giovane orientale ritratta, volge verso una farfalla sospesa nello spazio. Essa diviene l’unico elemento di calore e colore in grado di attirare l’attenzione della ragazza e dello spettatore stesso. La farfalla in questo caso, riesce con la sua sola presenza a spezzare la sensazione di freddezza e illumina lo sguardo del soggetto, sottolineato con minuzia di particolari, portando lo spettatore stesso a seguirne la scia.
Ileana Di Damaso L’ opera rappresenta in un primo piano, il viso stralunato di una bambina. La serenità, l’assenza di malizia, creano nel quadro l’illusione contemporanea della libertà della Donna. Tutto ciò è enfatizzato dalla tecnica differente tra la protagonista e lo sfondo: paesaggi onirici e surreali, dipinti prevalentemente con pittura acrilica, per esaltare maggiormente l’effetto irreale che tali sfondi imprimono nel fruitore. Nella totalità, l’opera è suggestione, un attimo di vita. Istantanee nelle quali la Donna può finalmente apparire serena e senza vincoli, nel suo essere femminile. Tra sogno e realtà.
Ilaria Dolino Ilaria Dolino è nata e abita in Valle di Susa . Pittrice autodidatta si dedica all’astratto e al figurativo. Il suo linguaggio pittorico è caratterizzato dalla presenza costante del blu e del viola declinati in tutte le loro sfumature cromatiche. Definisce le sue tele “squarci d’interiorità nel caos quotidiano”, nei suoi quadri gli stati d’animo si fondono e si confondono tra i colori e la realtà appare rivisitata in chiave soggettiva, rielaborata e trasfigurata da un filtro emozionale.
Maurizio Farina Nella realizzazione delle proprie opere l’autore con l’ausilio di un programma di computer grafica compie, attraverso innumerevoli passaggi, una sorta di viaggio nel proprio inconscio senza mancare di attingere alla memoria collettiva. In questo modo le immagini vengono lasciate fluire liberamente e come in una metamorfosi prendono forma e mutano attraverso ogni tappa seguendo unicamente l’istinto e le emozioni vissute durante il percorso. Le opere si compiono alla fine del viaggio facendo emergere dal sommerso alla luce un universo carico di colori e visioni oniriche di forte impatto visivo ed emozionale perché prive di qualsiasi tipo di filtro.
Giusy Geraci Ogni corpo dotato di massa attrae ogni altro corpo dotato di massa. La legge di Gravitazione Universale è potente! Sembra di sentire in qualche modo la sua presenza e interagisce con essa. Le Energie Celesti si stanno riunendo per influire qualcosa di nuovo come un grande cambiamento. Tutto, infatti, nel nostro universo è mutevole e soggetto a cambiamento, a trasformazione. Tutto il visibile e l’invisibile vibrano in una determinata frequenza che è energia.
Maria Elena Giannobile Tra pitture, fotografie e sculture , nate dietro sogni, fobie, nascono le paure più profonde. “IL MONDO”. Dentro le opere, la dualità che respira .
“UNO, NESSUNO E CENTOMILA”, questo è quello che siamo.
Eleonora Magalotti Si forma artisticamente a Firenze. I suoi lavori si sostanziano nella rappresentazione di uno spazio in movimento che si dilata in funzione del soggetto principale, che rimane ancora il corpo. La sua ricerca punta a indagare l’uomo non solo nella sua struttura, nei suoi ritmi, nella sua funzionalità corporea ma anche nello studio del comportamento ai fini della raffigurazione, con particolare riferimento alla gestualità come insieme di atteggiamenti e movimenti del corpo nel complesso meccanismo di ambivalenze e polisemie.
Rachele Mari-Zanoli Commento scritto da Beppe Palomba: Organizzatore di eventi e curatore di mostre di Paolo Conte, Dario Fo e Modigliani.
“E’ uno stupore insieme calmo e gioioso lo stato d’animo che genera la pittura di Rachele, una sensazione che connota un attimo felice, di,serenità assoluta. Un colore ricco, materico, invade la tela insieme a reperti e materiali… una pittura tattile e insieme intima che racconta
di un’espressività straordinaria.”
Stefania Milazzo Gli studi in biologia molecolare e il mondo della ricerca scientifica hanno sempre influenzato la sua esperienza artistica, così come l’interesse per la danza e il movimento. In Terra e Mare la luce dipinge e disegna i confini, dove terra e mare s’incontrano, raccontando i mille modi in cui questi due universi si rifrangono in infinite combinazioni di luci e forme. La Terra fusa nelle forme astratte dei suoi elementi che divengono pura essenza evocativa. E l’acqua, elemento primordiale, generatrice di vita e d’infinite suggestioni. Il labile ed evanescente confine tra reale e immaginario in cui questi due mondi si ritrovano e si fondono l’uno nell’altro.
Paola Pellegrino E’ sempre alla continua ricerca di nuovi stili per esprimere il tumulto di emozioni che avvolge ciascuno di noi. Il suo interesse in questo periodo si concentra sul particolare del linguaggio della rosa che nei suoi scatti sembra scolpita dalla luce, mentre i chiaroscuri e le variazioni di luce determinano sfumature di un’interiorità sempre in evoluzione. Nell’opera “Inciampi” l’universo femminile e le casualità accidentali, persino “pericolose”, portano al bello, al sensuale, all’odoroso espandersi del rosso fuoco di una rosa, colta da una mano di donna. Ed è nell’evidente contrasto tra la brutalità dell’urto e la tenerezza di una rosa che l’opera fotografica sottolinea quanto c’è d’imprevedibile ma ineluttabile, nell’intrecciarsi dei fatti della vita.