Effetto notte

Creato il 17 febbraio 2016 da Lafirmacangiante
(La nuit américaine di Francois Truffaut, 1973)
Uno sguardo d'amore sul Cinema, al cinema, col Cinema. Altro non può essere se non una pura e semplice dichiarazione d'amore per la settima arte quella che Truffaut, qui anche attore nella parte di un regista, mette in scena con questo Effetto notte. E con dichiarazione d'amore non s'intende che il Cinema, il fare Cinema, porti con se solo aspetti esaltanti e positivi, come in ogni storia d'amore, come in ogni matrimonio, dell'altro si sposano con trasporto tutti i pregi e i lati accattivanti e seducenti ma nel pacchetto ne si accettano anche limiti e difetti, così come allo stesso modo si apportano le proprie mancanze (spesso molte) e virtù in quantità variabile.
Ed è innegabile che Truffaut ami il Cinema. Qui lo dimostra raccontandoci una storia dove il film parla di un film, di un regista e della sua troupe, in un concatenarsi di situazioni chiaramente metacinematografiche. Si mette in gioco totalmente Truffaut, ritagliandosi il ruolo dello stesso regista che dirige il film nel film, ovvero il melodramma Vi presento Pamela che viene girato a Nizza negli studi della Victorine, luogo dove effettivamente è stato realizzato Effetto notte.
Per lo spettatore c'era (il film è del '73), e a mio avviso c'è ancora, la meraviglia della scoperta del dietro le quinte qui esposta nei suoi vari aspetti, dai problemi economico produttivi alla stanchezza e alla ripetizione delle scene, dal cameratismo della troupe al fascino di attori e attrici, dai loro capricci alla soddisfazione per un lavoro portato a termine, tutto trasuda amore. Emblematica una delle frasi che Truffaut mette in bocca a uno dei suoi personaggi: "Io per un film potrei piantare un uomo, ma per un uomo non pianterei mai un film".

Il regista Ferrand (Truffaut) sta portando avanti tra mille difficoltà le riprese del film Vi presento Pamela prodotto con capitali esteri e un cast internazionale. La storia narra di un giovane francese interpretato da Alphonse (Jean-Pierre Léaud) che si innamora in Inghilterra della bellissima ragazza interpretata dall'attrice inglese Julie Baker (Jaqueline Bisset). Portatala in Francia a conoscere i suoi genitori, la ragazza instaura da subito un buon rapporto con la suocera (Valentina Cortese) ma non potrà evitare di innamorarsi del padre del ragazzo, interpretato dal divo Alexandre (Jean-Pierre Aumont). I due fuggiranno insieme.
Le vite dei personaggi del film si incrociano con quelle non meno interessanti degli attori che li interpretano, a questi movimenti seguiti dalle camere, sia quelle che lo spettatore vede in scena che quelle che non può vedere, si aggiungono tutte le vicende proprie dei membri della troupe, tutte insieme a creare un affresco vivace e affascinante.
Un film sul Cinema che ogni appassionato dovrebbe vedere, difficile non trarne almeno un po' di piacere.


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