Eggia’, deflazionando si impara!

Creato il 14 marzo 2016 da Prosumer

Secondo l’economista di Harvard Niall Ferguson il mondo è malato di deflazione e gli obiettivi in fatto di prezzi al consumo stabiliti dalle banche centrali sono ancora ben lontani dall’essere raggiunti. “Le banche centrali ci hanno detto per decenni che potevano spingere l’inflazione quando e come volevano. Scopriamo come non sia così, la crescita sarà più bassa anche per chi procede e i banchieri hanno sbagliato. Dorothy scopre solo alla fine come, il Mago di Oz, sia solo un povero ometto, proprio come la Janet Yellen, la presidente della Federal Reserve, solo una povera donnetta”.

La mette giù dura, i fatti del mondo sembrano dargli ragione: Dopo nove mesi, i prezzi sono tornati a scendere. A febbraio in Europa -0,3% rispetto allo stesso mese del 2015. In calo il carrello della spesa. Nuova pressione sulla Bce di Draghi che dovrà intervenire di nuovo per far risalire l’inflazione verso l’obiettivo del +2%.

Già, la deflazione, se ne parla e straparla; la si nega, la si invoca.

Cos’è, cosa fa? Ma soprattutto del “male” è causa o effetto?

Beh, la deflazione la si può definire quel dispositivo del mercato efficiente, buono per ripristinare l’equilibrio di prezzo tra domanda ed offerta, in presenza di un eccesso di capacità produttiva ovvero di redditi insufficienti.

Per la vulgata economica è invece danno. Danno derivato dalla riduzione generalizzata dei prezzi, che rimanda gli acquisti, generando stagnazione economica e recessione.

Danno perchè vengono a ridursi gli utili delle aziende ed i redditi di chi lavora.

Il contrasto operato dalle politiche reflattive tenta di ridurre questi danni.

Ahi noi: invertire la caduta dei prezzi, mediante politiche monetarie e fiscali, gonfia il debito.

Debito privato e debito pubblico che avvicina pericolosamente la soglia di innesco di quella che Irving Fisher teorizzò come Debt-Deflation: quell’inferno economico abitato da gente e istituzioni che quanto più pagano per rimborsare il debito, tanto più si trovano gravati di debiti.

Si tenta con le tecniche di reflazione, insomma, di rimuovere gli effetti della deflazione misconoscendone le cause.

Per Lor Signori sembrano essere i prezzi più bassi, non i bassi redditi, a tagliare gli acquisti!

Mauro Artibani

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