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Egitto, arrestati i leader dei fratelli musulmani Muhammad Badia e Mahmud Izzat Ibrahim.

Creato il 11 luglio 2013 da Retrò Online Magazine @retr_online

L’Egitto degli ultimi mesi è un’autentica polveriera a cielo aperto. Dopo gli scontri di piazza Tahrir e il colpo di stato militare che ha portato

Mohammed Badiea Foto Mohamedhph

Mohammed Badiea
Foto Mohamedhph

alla deposizione di Morsi e alla sospensione della costituzione, le sommosse non si son certo placate. Anzi, ogni giorno di più acquistano una maggiore violenza. Mentre dell’ex presidente Morsi – attualmente accompagnato in un luogo sicuro, almeno dalle affermazioni di un portavoce ministeriale – non si hanno più notizie certe, l’opinione pubblica guarda al neoeletto El Beblawi, intenzionato quanto prima a dare una nuova forma concreta al governo egiziano. Il nuovo premier procede a ritmo serrato e senza tregua con le consultazioni volte alla veloce costruzione di un nuovo esecutivo. Le prime consultazioni avverranno coi liberali El Baradei e Bahaa Eldin, per poi allagarsi agli altri esponenti politici.

La Procura generale egiziana, viste le violenze perpetrate di recente dai Fratelli Musulmani, ha disposto l’arresto immediato del leader Muhammad Badia e del suo vice Mahmud Izzat Ibrahim. Sebbene siano questi i principali nomi che stanno attualmente saltando da un organo di informazione all’altro, sarebbero ben nove i dirigenti contro i quali pende un mandato di cattura. Un’accusa, quella di omicidio e violenza, che li pone in una situazione disperata di fronte al possibile verdetto del tribunale, visti gli scontri avvenuti lunedì nei pressi della Guardia Repubblicana, dove sono morti decine di manifestanti.

Politica o non-politica, secondo alcuni la Fratellanza Musulmana resterà fuori dal nuovo esecutivo, specialmente all’indomani dell’accusa di violenza che pende sul suo conto. Le prime indiscrezioni vedrebbero il Ministero delle Finanze a El Din, mentre l’Interno, gli Esteri e la Difesa non dovrebbero conoscere cambiamenti ai vertici rispetto al precedente governo. Sebbene l’attuale susseguirsi di notizie vere, sbagliate e ritrattate, si presume che entrò venerdì prossimo il premier El Beblawi darà ufficialità alla nuova formazione governativa.

L’Egitto sta ormai vivendo un’autentica rivoluzione istituzionale, dove la violenza di una frangia politica e il malcontento popolare sono a tutti gli effetti benzina sul fuoco, pronti ad esplodere in un incendio senza precedenti. Gli occhi del mondo sono puntati su Piazza Tahrir, su questa “Primavera” che fa paura e si tinge ogni giorno di più dell’amaro e del grigio dell’ “autunno”.

Articolo di Stefano Boscolo


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