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Egitto/Annullata la condanna a un poliziotto responsabile della morte di Shaimaa el-Sabbagh un'attivista politica

Creato il 15 febbraio 2016 da Marianna06

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Sono insorti, inascoltati, i rappresentanti delle molteplici organizzazioni politico-sociali in difesa dei diritti umani e civili alla notizia, che è di queste ore, dell'annullamento di una condanna a 15 anni di carcere per il poliziotto Yassin Hatim, che uccise al Cairo, in piazza Tahir, l'attivista politica Shaimaa el-Sabbagh.

La donna, 33 anni, si era resa colpevole agli occhi della polizia di aver manifestato, con i suoi compagni ,in occasione del quarto anniversario della caduta della dittatura di Mubarak.

Fumo negli occhi  ovviamente per il presidente attuale, l'ex-generale al -Sisi, uso solo alla repressione di stampo militare.

Infatti l'annullamento della sentenza di condanna del poliziotto dopo una decisione di prima  istanza, che chiedeva una pena da scontare per ben 15 anni, la dice tutta e la dice molto chiara.

A piazza Tahir ebbene ricordare che,quattro anni addietro, ci furono centinaia di morti per  manifestar contro il tiranno da scacciare.

E tante speranze di un cambiamento e di un avvenire migliore si alimentavano, al contempo,nei cuori della gente. Specie in quelli della gioventù.

Oggi, invece, l'Egitto è piombato nuovamente nel buio e nel caos. E non sarà affatto facile uscirne sopratutto se la giustizia c'è solo per chi comanda e per chi ha potere.

E i giovani, essendo elevatissimo l'indice di disoccupazione, per ipotizzare uno straccio di  probabile avvenire, sono costretti,quando possono farlo, a lasciare il Paese.

Perché lì, nella loro terra, di questi tempi bisogna avere le bocche cucite e accettare soltanto il dato di fatto.

                             Marianna Micheluzzi (Ukundimana)


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