Egoism

Creato il 21 novembre 2013 da Narratore @Narratore74

Penultimo appuntamento con l’animazione sperimentale, e ci accingiamo a perlustrare un lato di questo mondo davvero particolare.

Egoism, questo il titolo, che riassume in una parola sola l’intero concetto alla base del cortometraggio.
Un villaggio è allo stremo delle forze. Manca il cibo, gli abitanti stanno morendo a causa della fame e della sete. Non rimane altro da fare che rivolgersi ad un potere più elevato, ad una Dea che sia in grado di aiutare il popolo e donare loro un briciolo di sopravvivenza.
Grazie ad uno sciamano, tutto ciò diventa possibile. La benevolenza della Dea è indiscussa, leale, e votata al rispetto verso il suo popolo.
Ma cosa accade quando una persona inizia a volere di più?
Fin dove potrebbe spingersi un animo per acquisire sempre maggior potere e agiatezza?

Cortometraggio decisamente particolare, interamente disegnato utilizzando una grafica bidimensionale e due soli colori. Una scelta cromatica che fa da contrappunto all’ambientazione, alimentandola e contribuendo a creare un feeling del tutto coerente fra immagini e storia, portando la visione su un differente piano di percezione.
La gestione della trama è delle più classiche, al punto che riesce facile comprendere dove porterà nel finale, ma quello che meraviglia è la sapienza, la naturalezza con cui assistiamo prima al declino, poi all’evoluzione e di nuovo al declino di un intero popolo.
Popolo che, come noi stessi potremmo definirci, lascia che siano altri a costruire il sentiero da percorrere, lasciando volutamente il potere nelle mani di una sola, o al massimo poche persone, fino a quando questo non viene rivoltato e girato a loro sfavore.

Una chiara metafora del mondo moderno, in cui le comodità, il “tutto subito” e la pace effimera che viene dalle cose di tutti i giorni, sembra coprire la reale natura, privandola di quella giusta importanza che non dovrebbe mai essere data per scontata.

Mi sarebbe piaciuto dirvi qualcosa di più su questo corto e sulle persone che hanno contribuito alla sua realizzazione ma devo ammettere che non me la cavo molto bene con il giapponese (lingua in cui sono riuscito a trovare le già scarne informazioni).
A questo proposito invito chiunque di voi abbia notizie più dettagliate, a comunicarmele. Provvederò ad aggiornare l’articolo citando, ovviamente, anche le fonti.

Vi lascio alla visione rinnovandovi l’appuntamento alla prossima settimana con l’ultimo capitolo di questa rassegna.
Buon divertimento.


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