#Eindhoven
Mi sembra di essere atterrato a Las Vegas...e invece e' Eindhoven!
La citta' della Philips sembra una gigantesca giostra, molto spesso kitch, intrisa di modernismo, di ricerca tecnologica e mercato neoliberista. Una città che nasce, vicino alla sede della Philips, dall'unione di quattro villaggi e che ha saputo trovare la sua dimensione nel connubio tra la corporation di famiglia e la locale università, sicuramente molto attiva e rinomata per le sue eccellenze.
Camminarci di domenica mattina, in una già gelida giornata d'autunno, rende l'idea di una città dove lo stile architettonico minimal olandese incontra il vetro resina e l'acciaio. Il tutto ha un che di mostruoso. Letteralmente.
#Maastricht
Maastricht si presenta bene sin dalla prima occhiata: i vividi colori dell'autunno sugli alberi colorano di tinte pastello il borgo medievale del Centro. L'architettura minimal olandese si fonde senza stridere con palazzine e una discreta quantità di chiese,di stile gotico (Alla Tim Burton, per capirci).
E ne viene fuori una citta' a misura di famiglia quasi tutta attraversabile a piedi e in bicicletta ( d'altronde Maastricht e' Paesi Bassi al confine con Belgio e Germania.
Se la domenica pomeriggio era parsa sonnacchiosa e calma, anche il lunedi' mattina Maastricht appare una città' placida, che va al lavoro senza fretta e stress: gli abitanti passeggiato volentieri per le strade in pavé del centro storico.
Notevolmente ben curato il parco lungo Mosella che costeggia la citta' in senso verticale: polmone verde della citta' viene usato per il relax dagli abitanti, e per cercare un po di calore da me infreddolito dal sole novembrino olandese.
Bello e vissuto dalla persone il lungofiume, anche se non gode di quella atmosfera magica e della vivacità notturna dei lungofiume di Parigi o Belgrado.