EL: solo pari allo Stadium tra Juventus e Fiorentina
Si è appena conclusa la sfida di andata degli ottavi di Europa League tra Juventus e Fiorentina. Match molto combattuto, che si è concluso con un pareggio. Come in ogni incontro tra i bianconeri e i viola, non c’è stata una disparità evidente tra le due squadre. I bianconeri sono riusciti ad andare a segno in soli tre minuti, ma il mancato raddoppio ha dato coraggio alla Fiorentina: la rosa di Montella, dopo un primo tempo sulla difensiva, è riuscita a trovare una migliore disposizione in campo, ha acquistato stabilità e al momento buono è riuscita a ristabilire l’equilibrio a soli dodici minuti dalla fine. Ad andare a segno, questa volta, è Mario Gómez, per la prima volta dopo il grave infortunio di inizio stagione.
La compagine di Conte non ha avuto la fortuna dalla propria parte, questa volta, e non è riuscita a mantenere il vantaggio fino alla fine. Ora i viola potranno decidere il proprio destino in casa propria: e col ricordo ancora cocente dell’ultima sconfitta subita per 4-2, Conte e i suoi stanno già iniziando a tremare.
Nel primo tempo Conte decide di concedere spazio alle riserve e optare per il turnover in tutti i reparti: il tecnico leccese schiera Giovinco (scelta obbligata a seguito dell’affaticamento di Tévez) e Osvaldo davanti, Isla e Marchisio a centrocampo, Ogbonna e Cáceres nelle retrovie. A dare supporto, i soliti Pirlo, Asamoah e Vidal. Per la Fiorentina, Montella sceglie di tener fuori Cuadrado e puntare su Matri.
I bianconeri riescono a imporsi fin da subito e, dopo soli 2′ e 35″, Vidal riesce a sbloccare il risultato, dopo una splendida serie di tocchi al volo e un’azione corale che ha coinvolto tutta la squadra. Col passare dei minuti la Juve attacca tentando di incrementare il vantaggio, trascinata da Marchisio e Asamoah. La Fiorentina, tuttavia, riesce a stare a galla, e in qualche occasione si rende pure pericolosa. I bianconeri rischiano il 2-0 sempre grazie a Vidal, che con due colpi di testa impegna Neto da distanza ravvicinata e colpisce pure la traversa. Tra i viola mettono i brividi Mati Fernández e Ambrosini. Sono tante anche le situazioni pericolose create dalle triangolazioni tra Osvaldo e Giovinco, ma la precisione sottoporta è carente e la rete non arriva.
La seconda frazione di gara perde di spettacolarità. Nessuna delle due formazioni riesce a impostare il gioco, e le occasioni sono poche. La prima davvero eclatante vede segnare Mario Gómez, che torna al gol dopo la doppietta rifilata al Genoa alla seconda giornata di Serie A, prima di infortunarsi gravemente. L’ex del Bayern Monaco mette in rete un pallone conquistato dopo una splendida zampata da centravanti puro, con cui si impadronisce del pallone scagliato in avanti da Ilicic. A nulla serve l’assalto ravvicinato di Buffon.
Splendida rete, ma provocata da gravi leggerezze difensive. Ogbonna tenta di arginare l’avanzata del tedesco ma va completamente a vuoto, e Cáceres lo salva dal fuorigioco.
Negli ultimi minuti i bianconeri tentano di riportarsi in vantaggio, ma inutilmente. Si avvicina al goal Pogba (entrato nell’ultimo quarto d’ora al posto di Osvaldo) con una conclusione leggermente larga, ma la situazione si complica irreparabilmente con l’affaticamento di Llorente (che aveva sostituito Giovinco, uscito per dolori agli adduttori) e Marchisio, che lasciano praticamente in 9 i compagni nei minuti finali. I viola rischiano addirittura di beffare gli avversari e strappare una vittoria in extremis, con due bombe dalla distanza di Vargas e Borja Valero che mettono a dura prova Buffon. Il risultato però si conclude sul punteggio di 1-1.
La Juventus, quindi, non è riuscita a sfruttare il calore dello Stadium per procurarsi la vittoria e poter affrontare con maggiore sicurezza la sfida già di per sé delicatissima all’Artemio Franchi. Sicuramente Conte dovrà rimpiangere di aver concesso troppa fiducia a una formazione ancora poco collaudata. Il divario tra i titolari e le riserve è ampio e l’allenatore deve farsene una ragione: la sconfitta in Coppa Italia è stata provocata per la stessa decisione fallimentare. Il campionato è l’obiettivo principale, ma con un margine di 14 punti e un avversario come il Genoa da affrontare, i rischi di un tracollo sono davvero molto limitati. Per la prossima settimana, i bianconeri devono sperare nel ritorno di un Tévez capace di scacciare i fantasmi del turno di andata in Serie A. Si prevede una sfida col coltello tra i denti.