La pietra del tredesin de mars
“El tredesin de mars” è una delle feste milanesi più antiche, è celebrato nella domenica più vicina al 13 marzo, annuncia la primavera ed è sinonimo di Festa dei fiori, che sono venduti nei vari mercatini all’aperto. Per la chiesa si celebra il processo di cristianizzazione di Milano iniziato da San Barnaba forse nel 52 d.C.
La ricorrenza prende il nome da una leggenda legata ad una pietra tonda di probabile origine celtica, con un foro centrale dal quale partono tredici raggi. Oggi la pietra e la lapide di marmo bianco che la incornicia sono inserite nel pavimento della navata centrale della Chiesa di Santa Maria al Paradiso in Corso di Porta Vigentina 14.
La tradizione vuole che il 13 marzo del 52 d.C. San Barnaba rifiutasse di entrare in Milano passando dalla porta principale per non inchinarsi davanti alla statua dell’imperatore romano o ossequiare le statue degli Dei pagani che adornavano le porte della città. Per questo motivo girò intorno alle mura della città ed entrando dalla parte di Porta Venezia, vide una pietra con un foro nel quale inserì una croce. Con questo atto sancì l’evangelizzazione di Milano.
Sant’Ambrogio per custodire la base della prima croce eretta in Milano, fece costruire la Chiesa di San Dionigi e quando nel 1783 la chiesa fu demolita per far posto ai giardini pubblici di Porta Venezia, la pietra fu salvata e dal XVII secolo il Tredesin si trova in quella che è la sede attuale.
La pietra è sempre stata considerata solo una grossa pietra bucata decorata grossolanamente dagli uomini dell’età della pietra. Anche se gli studi non sono ancora finiti, quando gli studiosi hanno cominciato a collegare quelle linee al cielo e alla posizione in cui si trovavano le stelle circa 3000 anni fa, hanno scoperto che la pietra è in realtà uno strumento con il quale gli antichi abitanti di Milano osservando il cielo, stabilivano il momento giusto per seminare, fare i raccolti e i lavori nei campi.