Che avessi sbagliato secolo per nascere si doveva vedere dal cappello di paglia. Con gli occhi socchiusi, camminando nel sole, marciavo con a tracolla la borsa dei colori. Avrei scelto un paesaggio per te, deponendo pennellate rade e per il resto poi avrei voluto che fossero i tuoi sguardi a riempire di luce la tela. Ma tu eri rimasta seduta lontana e il vento giocava con i tuoi capelli.