Ma cosa è successa? L'uomo lungo quel canale vicino alla casa dove la casalinga di Costigliole d'Asti scomparsa il 24 gennaio viveva con la famiglia c'era già stato. La mattina della scomparsa della donna, ma anche nei giorni seguenti. Per la precisione di notte, lasciando così a casa da soli i suoi quattro figli minori.
Come sottolinea Giallo, il primo giorno di ricerche (il 24 gennaio) i volontari passarono anche da lì a cercare la mamma scomparsa, ma nessuno allora notò nulla di strano. Solo quasi nove mesi dopo, proprio lì, è stato rinvenuto il cadavere di Elena Ceste. Quando il corpo è stato scoperto, e ancora non si sapeva di chi fosse, il marito aveva dato una versione diversa: "In quel posto ci sono andato anch'io a controllare, il giorno dopo la scomparsa". Una contraddizione rispetto ha quanto confidato all'amico.
Fino a pochi mesi fa, poi, Buoninconti sosteneva che sua moglie Elena fosse stata presa con la forza e portata chissà dove da due uomini. Poi si è rimangiato tutto e contraddetto più volte, passando dall'ipotesi del suicidio a quella della fuga volontaria. Adesso esclude la pista dell'omicidio e avanza una nuova teoria: "Era in preda alla disperazione, è uscita nuda ed è morta congelata".