Elena Ferrante-La figlia oscura

Creato il 17 settembre 2011 da Mja

Nessuna sa scavare nell'animo della donna come Elena Ferrante.Se nei "Giorni dell'abbandono" la sua analisi si rivolgeva al rapporto di coppia finito e usurato ed al senso di abbandono della protagonista,qui invece di parla di maternita'.Leda si ritrova sola e libera dopo che le due figlie 20enni si sono trasferite in Canada dal padre,lei non vive la situazione con pesantezza o sofferente distacco ma quasi con leggerezza,come se all'improvviso si aprisse un nuovo spiraglio sulla sua esistenza.DEcide di partire per le vacanze da sola e qui si ritrova a compiere un geto sciocco quale quello di rubare la bambola di una bambina figlia di alcuni "truzzi"locali,habitue' della spiaggia.Questo gesto raccoglie in se' la drammaticita' del suo percorso materno:i ricordi,il difficile ruolo dell'essere madre,l'aver abbandonato per ben 3 anni le figlie da piccole per inseguire un sogno.Mi sono ritrovata,come madre di due creature,in cio' che scrive la Ferrante.La maternita' non è solo rose e fiori ,ti porta a confronarti con te stessa,con in tuoi sogni .. a reinventarli,spesso a frantumarli.E' un romanzo onresto,diretto,che scava nella piaga e la centra con precisione.Detto questo dico anche che amo alla follia i miei figli e rifarei tutto da capo.Non so di preciso chi sono ma sono madre,mamma ,moglie..questo si e non è poco..
voto 8

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