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Elezione a Sindaco di Roma, Salvini tenta di rottamare Berlusconi

Creato il 15 marzo 2016 da Mrinvest

Forti contrasti nel centrodestra per l’elezione a Sindaco di Roma: Berlusconi difende Bertolaso, Salvini insiste su Meloni e punta alla leadership.

Elezione a Sindaco di Roma

Silvio Berlusconi, Giorgia Meloni, Matteo Salvini. Alleanze in bilico.

Non sono bastati i 45mila voti di consenso ottenuti da Guido Bertolaso per la candidatura per l’elezione a Sindaco di Roma: nonostante l’esito netto a suo favore dei gazebo romani , il centrodestra non si trova d’accordo sul suo nome.

Silvio Berlusconi e Matteo Salvini sono ai ferri corti. Ad aggravare il clima, la frase di Bertolaso su Giorgia Meloni, che è in attesa del primo figlio. “Fai la mamma” è stato il consiglio dell’ex Responsabile della Protezione Civile, parole che hanno provocato una valanga di critiche. Anche Berlusconi rincara la dose, dicendo che per una mamma in attesa è molto pesante una campagna elettorale e, soprattutto, in caso di elezione a Sindaco di Roma, la gestione di una città che versa in condizioni “terribili”.

Poco fa Giorgia Meloni si è candidata per l’elezione a Sindaco di Roma.

Dietro a questo marasma, e sfidando a viso aperto sia Bertolaso che Berlusconi, poche ore fa la leader di Fratelli d’Italia ha deciso di correre per la poltrona di Sindaco della Capitale. Con lei è schierata la Lega, e Salvini fa sapere che per lui a Roma c’è solo Giorgia Meloni, mentre Berlusconi insiste, e probabilmente continuerà a farlo, su Bertolaso, difendendolo anche dalle polemiche che lo hanno investito in questi giorni.

Secondo me, la Meloni ha fatto bene a candidarsi per l’elezione a Sindaco di Roma. E’ in gamba, decisa, ha le idee giuste, oltretutto è romana e conosce bene i problemi della sua città. Male ha fatto Berlusconi a candidare Bertolaso, visti i trascorsi da indagato e condannato.

Il Cavaliere se le cerca proprio le polemiche. Polemiche italiane che francamente sembrano molto piccole rispetto ai problemi esplosi nel mondo e in Europa, con attentati e morti, e soprattutto la discussione sul ruolo delle mamme in politica è da far cadere le braccia.

E’ vero, comunque, che tecnicamente una leader come Giorgia Meloni può fare come hanno fatto tante donne prima di lei, come ad esempio Beatrice Lorenzin, Ministro della Salute, che è diventata mamma in costanza del suo impegno alla guida di quel Ministero. Possono fare tutto come è ovvio, ma è anche vero che la campagna elettorale e il lavoro di Sindaco che eventualmente dovrebbe svolgere la Meloni, in condizioni di gravidanza, saranno e sarebbero davvero pesanti. Staremo a vedere come va a finire.

Ma la leader di Fratelli d’Italia non aveva detto che non voleva candidarsi e che il suo candidato era Bertolaso, come affermato anche da Salvini un mese fa? Perchè allora è esplosa questa polemica?

L’elezione a Sindaco di Roma è un pretesto per Salvini che punta alla leadership del centrodestra.

A questo punto è lecito fare delle riflessioni. Al di là delle questioni che riguardano il ruolo della donna nella Società, o della donna incinta che possa ricoprire certi ruoli istituzionali (tutte cose che lasciamo alla coscienza di ognuno di noi), secondo molti il problema è la politica stessa che probabilmente punta all’archiviazione ed al pensionamento di Berlusconi.

Gradualmente e un pò a spallate, la Meloni e soprattutto Salvini, dicono all’anziano leader di farsi più in là. E Salvini lo dice un pò più chiaramente, la Lega è il partito che ha più voti, come dire che è il partner più forte dell’alleanza che sarà.

Dunque, il problema non è l’elezione a Sindaco di Roma, non è Bertolaso, ma è la partita per la leadership che si giocherà da qui a due anni per le politiche per il nuovo Parlamento, per competere con Renzi e i 5 Stelle ed arrivare al ballottaggio nazionale. Probabilmente il centrodestra come l’abbiamo conosciuto, con perno Berlusconi e con la Lega e Fratelli d’Italia affiancati, sta per per finire.

Tutta questa situazione fa pensare che a Salvini non interessi granchè che il Sindaco di Roma possa essere Giachetti del Pd o la grillina Raggi o Marchini, ma che intenda sfruttare la situazione delle amministrative per la “rottamazione” di Berlusconi e (forse) della stessa Meloni, che lo porterebbe a diventare il leader incontrastato del centrodestra. Bertolaso è soltanto il mezzo per raggiungere quel fine. E, indipendentemente dall’esito, l’effetto potrebbe essere quello di una divisione della Lega Nord dalle altre forze politiche attualmente alleate.


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