Elezioni comunali a Riolo Terme che “tempo che fa”

Creato il 20 aprile 2012 da Gps

Sono 1.027 i Comuni che rinnoveranno gli organi di governo nelle elezioni amministrative che si terranno il 6 e 7 maggio 2012. Si voterà nei comuni con sindaco eletto nel 2007 e in gran parte di quelli attualmente commissariati.
Si voterà in tutte le regioni italiane. Quelle con più comuni al voto saranno: Sicilia, Lombardia, Campania, Calabria, Veneto e Piemonte. Ben 28 comuni capoluogo di provincia e quattro capoluoghi di regione (Palermo, Genova, Catanzaro, L’Aquila).
In Emilia Romagna sono diciotto i comuni interessati al voto : Budrio e Porretta Terme (Bo), Comacchio (Fe), Castrocaro Terme e Terra del sole, Dovadola e Longiano (Forl’-Cesena), Castelnuovo Rangone, Novi di Modena, Serra Mazzoni (Mo), Parma, Bettola, Carpaneto Piacentino, Monticelli D’Ongina, Piacenza, Villanova sull’Arda (Pc), Riolo Terme (Ra) e Coriano (Rm). Sempre in Emilia-Romagna saranno 329mila elettori chiamati alle urne il 6 e 7 maggio. Circa il 10% del corpo elettorale regionale con una forte componente ‘rosa’ di oltre 172mila elettrici. Complessivamente, in tutta Italia, il voto interesserà oltre 9 milioni di elettori. 

Nella Valle del Senio, come si è visto, si vota a Riolo Terme. Nella cittadina termale i motori per la corsa alle amministrative 2012 sono caldi. Tre le liste in gara: “Uniti per Riolo Terme” (Centrosinistra con PD, Idv, Sel, FdS. e Psi) con candidato sindaco Alfonso Nicolardi,

“Alternativa per Riolo” con candidato sindaco Guido Cattani e “Insieme per Riolo” con candidato sindaco Vincenzo Valenti (centro destra Pdl, Lega Nord, Udc).
A circa 15 giorni dal voto cerchiamo di capire che “tempo che fa” sotto la "Rocca Sforzesca".

Di Alfonso Nicolardi vi avevo già parlato in occasione della sua vincita alle primarie del centro sinistra di fine febbraio.
Da quella data la compattezza e la credibilità del Centro sinistra si è consolidata e ha preso corpo attraverso un serio lavoro unitario, riuscendo a mettere in campo una lista profondamente rinnovata.
Una lista giovane che esprime pienamente la capacità di cambiamento del centrosinistra, un collettivo rappresentativo di esperienze politiche, culturali e professionali della società civile riolese. L’età media dei candidati e delle candidate è 34 anni e 8 su 11 hanno meno di 40 anni e Qui il programma.
Torbida e incasinata invece la situazione nel centrodestra, un “ambaradam” della madonna è stato definito dagli stessi autori, fatto di fregature, menzogne, tranelli, camuffamenti e ripicche.
Si inizia con all’orizzonte “Si farà una lista unica del centrodestra”, il Valenti che ha perso bene la volta scorsa, ancora meglio del Bertozzi, infatti finì 22,2% a 30,70%, si rifarà. Il ragionamento è molto speranzoso ma non fa una grinza.
Il centrodestra però è così unito che al solo sentire la parola Valenti scoppia l’ “ambaradam”.
Il Pdl in particolare, preso in contropiede, va letteralmente in uno stato di confusionale, fra ranocchi e picchi succede un pò di tutto.
Tanto che il Valenti è costretto a fare il “facimme a muina”. Prima un passo indietro, una piruetta e poi due passi in avanti.
Nel frattempo incontri segreti, spiate, tradimenti, nuovi amori, resa dei conti ecc, incapaci di decidere e nella confusione totale si impone la lista "Insieme per Riolo", decisa a Ravenna da un accordo politico PDL, Lega e UDC con il ripescato Valenti e la “la svolta siamo noi”. Ma la saga nella destra riolese non è finita. Bruciate tutte le “proposte unitarie”, insieme al D’Addario, sul terreno rimangono la “sondaggiata” Montaldi, il Romagnoli (il Picchio) fino all’abrogazione di un nuovo ritorno del Bertozzi, spunta la sorpresa in zona Cesarini.
Dall’uovo di pasqua in tutta fretta, stanno per scadere il termine di presentazione delle liste, sbuca fuori la fazione “ala indipendentista del centro destra” (autodifinizione) che non ci sta, così il tacchino imposto dai viscidi bizantini della bassa, volerà con un ala zoppa.
A questo punto le comiche si sprecano. Il centrodestra, cioè “l’ala partitica dei bizantini” del Valenti attraverso il sito del Pdl annuncia: Tre liste a Riolo Terme - Due di sinistra e una di centro destra. La tesi è una panzana talmente colossale che sta in piedi manco 24 ore e subito si corre a corregge il tiro, con un più realistico: La lista di Cattani, ex Margherita (ala indipendentista) entra a gamba tesa sul centro destra.
Gli indipendentisti da parte loro, per evitare ogni equivoco esordiscono: “Il nostro intento è arrivare secondi, e, se prendiamo un voto in più di Insieme per Riolo (l’ala partitica) abbiamo vinto“. D’altronde come si poteva dubitare quando ben sei candidati su dieci erano nella lista Bertozzi (ex alleanza nazionale) di 5 anni fa.
Infine anche “l’ala indipendentista” , appena scesa in campo, ci ripensa e cerca di mettersi la mascherina.
Noi siamo, annunciano, una lista veramente civica completamente autonoma, ne di destra ne di sinistra, ne in mezzo ne di lato, ne di sopra ne di sotto, ne di qua ne di la... al massimo su verso.... I Crivellari.
Il centrodestra riolese, sia quelli del “il tacchino con l’ala zoppa” o sia quelli “su verso I Crivellari” con questo “ambaradam” non merita manco la gestione di una bancarella alla Sagra della Zucca e dell'Uva Bacarona di Borgo Rivola. GPS

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