Elezioni in kosovo: aumenta la tensione in vista del voto del 3 novembre

Creato il 01 novembre 2013 da Pasudest
Di Marina SzikoraIl governo della Serbia in questi giorni ha chiesto all’Ue di reagire urgentemente e senza indugi per ostacolare le autorita’ di Priština a far fallire l’accordo di Bruxelles e mettere a repentaglio le elezioni locali. Secondo il governo serbo le autorita’ kosovare stanno negando a decine di migliaia di persone internamente dislocate di partecipare alle elezioni e le manipolazioni sarebbero visibili anche per il fatto che il numero di elettori registrati sarebbe maggiore al numero di abitanti in Kosovo. Belgrado si lamenta inoltre che ai rappresentanti del governo della Serbia viene vietato di visitare il Kosovo e che le “autorita’ temporanee del Kosovo” [come Belgrado definisce i vertici di Pristina, n.d.r.] stanno violando l’accordo di Bruxelles mettendo a repentaglio la regolarita’ e lo svolgimento delle elezioni locali. In piu’, le minacce di arresto nei confronti dei membri del governo della Serbia, sempre secondo Belgrado, dimostrano che le autorita’ di Priština sono in funzione degli oppositori dell’Accordo di Bruxelles e delle elezioni locali. Il governo serbo denuncia anche la partecipazione dei premier della Turchia e dell’Albania nella campagna elettorale dei partiti albanesi in Kosovo. Il governo serbo avverte l’Ue che con questi comportamenti Priština sta creando alti rischi di sicurezza, intimidisce i serbi kosovari e lavora direttamente contro la stabilita’ della situazione.Le reazioni di Belgrado riguardano anche quanto ultimamente avvenuto nel caso del ministro serbo per il Kosovo Aleksandar Vulin. La procura di Mitrovica ha infatti cheisto al Tribunale municipale di emettere un mandato di arresto nei confronti di Vulin, accusato di aver attraversato illegalmente il confine tra i due paesi lo scorso 17 ottobre, reato punibile ai sensi dell’articolo 146 del codice penale kosovaro. Secondo Vulin e Belgrado, le azioni della procura sono mirate a impedire la partecipazione dei serbi del nord del Kosovo alle elezioni del 3 novembre.
Il testo è tratto dalla trascrizione della corrispondenza per la puntata di Passaggio a Suid Est andata inonda oggi a Radio Radicale.

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