Elezioni Palermo – Atto finale.

Creato il 05 maggio 2012 da Lucastro79 @LucaCastrogiova

Si vota!

 Domani si andrà a votare, possiamo quindi godere quest’oggi di una giornata libera da campagna elettorale, è la legge a prevedere il silenzio (per fortuna) dei politici. A Palermo, città in cui vivo e di cui sto seguendo il carrozzone politico, a contendersi la poltrona di primo cittadino sono ben 11 candidati, ovviamente con percentuali diverse di vittoria, oltre 1000 i candidati al consiglio comunale ed un numero imprecisato di candidati alle circoscrizioni, grandi numeri in un momento di crisi, sopratutto di lavoro, e forse questo spiega più che mai questa corsa alla poltrona; il mio sospetto è che siano poche le persone che facciano politica per aspirazione, che sia purtroppo molto più diffuso farla per interesse, vorrei sbagliarmi, ma seguendo questa campagna elettorale palermitana, il mio sospetto è fondato.

Sia su bellimbusto, ma sopratutto sul sito dedicato elezionipalermo.wordpress.com con cui ho deciso di seguire le amministrative, ho preferito seguire una non linea, lasciare fuori il mio sentimento politico e la mia apartiticità, che è molto critico nei confronti di questo sistema, di quella che io definisco una pseudo-democrazia. Per alcuni, quindi, appartengo allo spauracchio di quest’ultimo periodo, quella che viene definita anti-politica, ma assicuro che no, io non ne faccio parte. Scrivendo su googledefinizione di politica“, i primi risultati dicono che “La politica è l’arte di governare le società“, la derivazione del termine è greca, e di un antico greco sono le prime definizioni, un certo Aristotele sosteneva che politica significa l’amministrazione della “polis” per il bene di tutti.

Quindi mi chiedo: sono io l’anti-politica, oppure chi per decenni ha amministrato le nostre città, province, regioni e la nostra Italia traendone un beneficio personale, lasciandoci una pesante crisi di cui non siamo responsabili ma che siamo noi a pagare? In effetti io mi sento molto politico, pure parecchio, sarò a limite apartitico, quello mi sta bene, tanto non riesco a rispecchiarmi in un circolo chiuso basato su corruzione e favoritismo. Questo è quello che penso, ho deciso di esercitare il mio diritto al voto solo per i referendum, unico strumento democratico secondo me, non biasimo quindi nessuno se domani, complice magari una bella giornata, molte persone decidono di andare nella bella Mondello, o in un parco o in qualsiasi altro posto tranne che in un seggio elettorale.

Invito tutta la classe politica a smentirmi, a dimostrarmi con i fatti che il mio è un pensiero sbagliato, e ribadisco i fatti, di parole ne sono già state dette fin troppe

Grazie


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