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ELEZIONI SERBIA /3: La Nato invia rinforzi in Kosovo in vista del voto serbo

Creato il 03 maggio 2012 da Eastjournal @EaSTJournal

di Valentina Di Cesare

ELEZIONI SERBIA /3: La Nato invia rinforzi in Kosovo in vista del voto serboDa tredici anni  il Kosovo è amministrato dalle forze militari della Nato e i numeri non sono per nulla confortanti. Molti i dati  smentiti, altrettanti quelli soggetti a stime e previsioni, innumerevoli quelli ancora da scoprire. Mentre le recenti ricerche ancora in corso hanno calcolato che sono più di 1750 i dispersi dopo il conflitto serbo -albanese del 1999, è di pochi giorni fa la notizia che i vertici dell’Alleanza Atlantica hanno deciso di rinforzare di almeno 700 unità il numero delle forze di polizia KFOR , in vista delle vicine elezioni presidenziali in Serbia.  L’aumento del personale di sicurezza sarebbe giustificato dalle esigenze Nato di mantener un controllo più serrato sui “probabili disordini” che potrebbero verificarsi nella piccola repubblica autodeterminatasi nel febbraio del 2008.

Attualmente sono le forze militari tedesche a totalizzare la presenza maggiore in Kosovo, seguiti da italiani  e americani che vanno a sommarsi agli oltre 3000 soldati dell’Eulex guidati dal francese De Kermabon. Già nei giorni scorsi sono giunti in Kosovo altri contingenti provenienti da Austria e Germania ma il completamento dell’operazione di rinforzo militare pare si concluderà per i primi due giorni di maggio. Oana Lungescu la portavoce dell’Alleanza Atlantica, ha affermato pochi giorni fa ai microfoni delle agenzie giornalistiche europee che il rinforzo è necessario per cercare di domare i contrasti etnici nella regione settentrionale del Kosovo.

Eppure dopo anni di presenza delle forze Nato non sembra che sia il numero delle forze militari a  poter cambiare la situazione  Nei giorni scorsi intanto si sono intensificate le tensioni tra serbi e kosovari nella città di Kosovska Mitrovica divisa in due dal Fiume Ibar. I politici serbi si dicono molto preoccupati sugli intenti di Pristina, non volendo che si replichino gli eventi del 2004  quando rimasero uccise 19 persone, furono distrutti case e luoghi di culto; i ministri di Belgrado hanno affermato infatti che in occasione di queste elezioni l’Eulex e le forze militari internazionali dovranno dimostrare di voler difendere i territori senza parzialità e senza fingere di non vedere l’incalzare dei gruppi armati albanesi.


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