A tre mesi dalle elezioni amministrative quasi la metà degli alessandrini non avrebbe ancora deciso per chi votare. Colpa dei troppi candidati per una poltrona sola, o una “tattica” tutta mandrogna? Epoké Ricerche ha lanciato un sondaggio web, a cui hanno partecipato quasi un migliaio alessandrini a cui è stato chiesto di esprimersi sulle priorità della città, sulle criticità e se avessero o meno già deciso su che simbolo mettere la ics. Nella comodità di casa, di fronte al monitor del proprio pc, la stragrande maggioranza degli interpellati ha dichiarato che ad Alessandria si vive molto peggio di prima. La congiuntura economica globale, probabilmente, ha inciso molto sull’umore e sulla percezione della situazione contingente. Il 44% ha dichiarato di vivere molto peggio di prima, solo il 13% di aver “svoltato”, ovvero di vivere molto meglio. Nel ventaglio delle sfumature da sondaggi, però, la parte negativa è quella preponderante.
Il buco di bilancio e l’inquinamento sono i problemi che preoccupano maggiormente. Emerge dal report che l’alessandrino internatua, insomma, vuole una città più vivibile con verde ed isole pedonali. Poco o molto poco interessa – colpo di scena – la sorte del teatro comunale (la cultura è in fondo ai pensieri di Alessandria, sigh) e quella di un nuovo ponte sul Tanaro. Bello o brutto, basta che ci sia. Economia e sviluppo sono le speranze per il futuro (non solo degli alessandrini).
Il problema sicurezza non è avvertito in modo marcato.
Il 49% degli alessandrini, però, dichiara di non aver ancora deciso per chi votare.