elicriso sfiorato

Creato il 16 maggio 2012 da Carosella

La marea si ritira nel solito angolo e il tuo viso emerge grigio dalla secca. Gli occhi spenti raccontano fatiche,  liquidi densi e affollati e la corrente  sempre contraria tranne qualche guizzo di piccole risa che lenisce l’andare.  Le membra, i verbi sgonfiati s’appoggiano su un bicchiere. Il tuo sguardo d’inverno  disegna il tuo destino le mani bianche di poeta silenzioso non dicono e solo di nuovo saggiano il viaggio inatteso sulla mia pelle. Sentieri caldi si fanno mappe  senza segnali il passo grave s’aggrazia, le dita chiare flessuose si animano sui miei contorni, s’arrossano le bocche e fiamme morbide si sciolgono nello stesso respiro. Io terra, e direzione, concorde col tuo mare, noi viaggio e la marea non è più grigia, amato,  ma Naturalità.

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