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ELIO VELTRI EX SOCIO DI DI PIETRO "Nel partito entravano chiacchierati , indagati e condannati"

Creato il 28 giugno 2010 da Madyur

Elio Veltri ex amico di Antonio Di Pietro e co-fondatore dell’Italia dei Valori , ha attaccato il leader e denunciato per la gestione dei rimborsi del 2001.
Elio Veltri , è lei che ha consegnato ai magistrati l’esposto che ha portato all’iscrizione al registro degli indagati di Antonio Di Pietro . Che nel frattempo ha annunciato una querela nei suoi confronti. Come reagisce?
“Non reagisco perché per Di Pietro contano solo le querele. Dei comportamenti etici e politici non dà mai conto. Il suo annuncio , dunque, non mi meraviglia mi lascia indifferente . Anche se scambiare la politica con i tribunali è gravissimo. Ci sono due piani di comportamenti: uno etico-politico del quale nelle grandi democrazie tutti devono rispondere , uno giudiziario. E le sentenze non giustificano sempre i comportamenti
Cosa vuol dire?
“Nel 1981 ho litigato con Craxi e sono uscito dal Psi . Ma allora nessuno era indagato e quindi secondo la logica Di Pietro non avrei dovuto lasciare i socialisti”
E con l’Idv com’è andata? Di Pietro dice che se ne andò perché i risultati elettorali erano deludenti..
“Di Pietro può dire quello che vuole. Io me ne sono andato perché c’era il rischio che diventassi suo complice. Vede, non si può predicare bene e razzolare male. C’era una forbice sempre più aperta tra quello che si diceva e quello che si faceva. Venivano mandate dal partito persone integerrime e nel frattempo venivano accettata gente di ogni risma. Io non li volevo ma Di Pietro mi zittiva : “Tu vuoi un partito di duri e puri!”. E così entravano chiacchierati , indagati e condannati. Pensi che nel 2004 vennero fatte entrare a Barletta tre persone che cercarono di farmi un’estorsione”
Cosa Contiene il dossier che ha depositato ai magistrati?
“Innanzitutto voglio precisare che non si tratta del rimborso elettorale sulle europee del 2004 : io ho denunciato il modo di gestire i finanziamenti per tutte le elezioni dal 2001 al 2009”
Dunque non si tratta delle stesse accuse per le quali Di Pietro dice di essere già stato archiviato tre volte..
“No, e comunque sul 2004 ci sono altri due procedimenti ancora in corso che insieme a me coinvolgono Occhetto e Giulietti”
Che prove contiene il suo esposto?
“Al magistrato ho presentato due memorie. Una con gli statuti che spiegano come i rimborsi non venissero percepiti dal partito, ma dall’associazione familiare gestita da Di Pietro , e da sua moglie Susanna Mazzoleni e da Silvana Mura. Un soggetto privato che non aveva alcun titolo per sostituirsi ad un partito nel riscuotere i risarcimenti. Un comportamento contrario alla legge. La seconda contiene quanto ha scritto il magistrato di una delle cause ancora pendenti sul 2004 che riconosce che in udienza il partito Idv era contumace, mentre l’Associazione presente”
Di Pietro dice che sono accuse già archiviate in tre occasioni
“Si riferisce alle denunce di Mario Di Domenico, che sono state archiviate. Ma quella che ho presentato io è diversa , è nuova, e infatti per la prima volta Di Pietro è stato indagato”
Secondo lei come sono stati gestiti i rimborsi incassati dall’associazione?
“Come questi fondi venissero gestiti non voglio nemmeno saperlo , deciderà il magistrato. Qualche sospetto comunque ce l’ho, ma non voglio parlarne”
Sospetta che venissero usati per scopi privati?
“Siccome Di Pietro ha la querela facile dico che quello che penso non conta. Accerterà il magistrato. Io intanto il mio dovere l’ho fatto. Oltrettutto quell’associazione era un soggetto semi-clandestino. Ad esempio, io non sapevo che esistesse ed ero vicepresidente del partito. Dalla sua esistenza l’ho saputo casualmente solo nel 2006 . E pensare che mi pagavo le campagne elettorali da solo..” madyur

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