In politica, come nella vita, vince la semplificazione. I messaggi vincenti sono "Io buono, lui cattivo", "Io onesto, lui delinquente". I messaggi vincenti, sempre di più, sono gli slogan populisti della Lega o le urla risentite di Di Pietro. Peccato che la democrazia e le società sane siano per definizione complesse. Una società dove tutti sono uguali è morta in partenza. La semplificazione porta all'impoverimento, ad una società meno libera.
Ma non voglio parlare solo di semplificazione nella comunicazione, che permette di vendere di più, ma come essa abbia reso piatta questa nostra generazione. Abbiamo perso il gusto di qualsiasi tipo di conversazione preferendo parlare del tempo. Non solo vogliamo comunicare in modo sempre più immediato ma vogliamo essere più immediati senza fermarci a riflettere.
Sarà la mia deformazione professionale ma mi sembra che tutto sia lo specchio del tentativo, in economia, di modelizzare tutto, ponendo ipotesi irreali per giungere gaudenti all'ottimo, all'equilibrio. Sacrifichiamo la complessità per raggiungere quell'equilibrio che, così come in economia, non c'è, non esiste. Vale la pena sacrificare la bellezza della complessità per quel aureo equilibrio temporaneo? Non credo. Certo è più facile una politica semplificata, una comunicazione semplificata, un mondo piatto ma tutto ciò porta necessariamente a tutto ciò che di peggiore abbiamo: il razzismo, la mercificazione dell'uomo, l'odio. Tutti sentimenti che fanno vincere le elezioni e ti fanno guidare macchine veloci. Molti hanno pensato che l'uomo potesse liberarsi solo attraverso l'istruzione e la cultura di massa ma non potevano pensare che il loro obiettivo venisse vanificato dalla distruzione della cultura stessa immersa nelle acque del consumismo mercificatorio. La risposta è la riscoperta della cultura che è nemica di tutte le forme di dittatura; quella cultura che è necessariamente popolare per essere realmente utile e vera.
Questo vuole essere un elogio alla complessità in ogni sua forma perché solo indagando la complessità della realtà possiamo cogliere meglio gli aspetti migliori.