“Non lo so. Una di queste margherite, per esempio”.
“Perchè?”
“Perchè sono tutte uguali”.
“Ah ah… Lo dici tu! Guarda: certe sono più piccole, certe sono più grosse, certe pendono a sinistra, certe a destra, certe sono bruttine perché hanno perduto i petali. Sono una diversa dall’altra, e si vede benissimo. Sai, Harold, secondo me gran parte delle brutture di questo mondo viene dal fatto che della gente che è diversa permette che altra gente la consideri uguale”.
Ruth Gordon e Bud Cort
Estratto da un dialogo fra l’anziana Maude (Ruth Gordon) e il giovane Harold (Bud Cort), dal film Harold and Maude, diretto da Hal Hashby nel 1971, su sceneggiatura di Colin Higgins. Ad avviso di chi scrive un intenso e del tutto particolare inno alla vita, ai suoi valori più intensamente umanistici, questi ultimi da (ri)scoprire giorno per giorno, come antidoto ad ogni stortura creata da certe sovrastrutture, impalcate in virtù di convenzioni e rigidi parametri comportamentali.